Porto, tornano i container dall'Oriente: le tratte nuove e quelle ripristinate

Venerdì 30 Dicembre 2022 di Elisio Trevisan
Porto, tornano i container dall'Oriente: le tratte nuove e quelle ripristinate

MESTRE - Cina e Stati Uniti sono le due mete che il terminal container Psa Venice Vecon garantisce a partire da questi giorni grazie alla nave MV Rijmborg della Kalypso, compagnia di navigazione fondata e controllata dal gruppo italiano Rif Line, che ha inaugurato così una nuova tratta di collegamento, ogni 15 giorni, tra Venezia e il Far East e che garantisce rifornimenti anche al porto di New York.

Per Porto Marghera l'Estremo oriente, più che una novità, è un ritorno dato che fino ad aprile del 2020 proprio il terminal Vecon ospitava una linea diretta della multinazionale francese Cma Cgm che operava con navi, tipo la Cendrillon che trasporta fino a 4 mila container a viaggio, mentre la MV Rijmborg ne carica 1700 su uno scafo lungo 176 metri.


I NUMERI
Anche se questa nave, dunque, trasporta meno container della precedente, è comunque una buona notizia per lo scalo veneziano che torna ad offrire alle imprese un servizio fondamentale. La Cendrillon della Cma Cgm aveva interrotto il servizio su Marghera a causa dei fondali troppo bassi del canali: l'interruzione di quel servizio fu un duro colpo per il porto di Venezia perché in Alto Adriatico la nave toccava gli scali di Fiume, Capodistria, Trieste e Venezia; oggi quella stessa unità continua a fermarsi a Fiume, Capodistria e Trieste ma evita Venezia. I container perduti sono in parte recuperati grazie al feederaggio: ossia navi più piccole che, nei porti del Pireo e di Malta, vengono caricate di container sbarcati dalla nave madre più grande e possono così entrare anche a Venezia. In tal modo, però, per i maggiori trasbordi, i noli costano di più e ci sono aziende della pianura padana che preferiscono soluzioni meno care: fanno partire le merci via Padova per i porti del Tirreno, oppure verso quelli del Nord Europa o, ancora, da Trieste. Ora, con l'arrivo, per la prima volta della MV Rijmborg, il servizio prevede toccate nel porto di Venezia con destinazione Turchia (Mersin) e successivamente Salerno, dove la compagnia ha stabilito il proprio hub nel Mediterraneo e da dove partono già i principali servizi, ossia il Marco Polo diretto verso la Cina e il Bangladesh (Ningbo, Taicang, Shenzen, Chittadong), e il Cristoforo Colombo che parte alla volta degli Stati Uniti. «Confidiamo che la compagnia Kalypso possa ritagliarsi una interessante fetta di mercato - dichiara Daniele Marchiori, direttore generale del terminal Psa Venice Vecon - e che possa farlo soprattutto per la nuova destinazione New York che tipicamente appartiene ad un mercato che Venezia non ha mai potuto sviluppare per assenza di connessioni rapide». Quanto, poi, ai mercati dell'Estremo Oriente, il presidente dell'Autorità portuale, Fulvio Lino Di Blasio, aggiunge che «lo scalo lagunare si conferma punto di connessione fondamentale tra il tessuto imprenditoriale del nord Italia e i mercati della Cina e del sud-est asiatico. Il nuovo servizio, inoltre, potrà contribuire a consolidare la tendenza alla crescita registrata nei primi undici mesi del 2022, periodo nel quale i teu (unità di misura dei container, ndr) hanno superato il valore di 496 mila, con un +5,4% sullo stesso periodo del 2021».


LA RIPRESA
Cifre, queste ultime, che segnano la ripresa dopo i due anni di pandemia, nonostante non riportino il numero dei container ai valori di prima del 2020, quando si attestavano su cifre oscillanti tra i 500 mila e i 600 mila container l'anno, anche se le potenzialità superano il milione di Teu grazie agli spazi immensi del retroporto rispetto, ad esempio, a quelli di Trieste che riescono a malapena ad accogliere 150 mila container l'anno. Gli spazi dietro alle banchine veneziane, però, per questioni di accessibilità e della delicatezza della laguna, vengono utilizzati solo in parte.

 

Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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