Rialto, spunta la targa dedicata a Renzo Rosso, sponsor del restauro: è subito polemica

Martedì 7 Settembre 2021 di Tomaso Borzomì
La targa contestata che ricorda il restauro del ponte di Rialto
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VENEZIA - Subbuglio e discussioni per la decisione di segnare il ponte di Rialto con una targa commemorativa al finanziatore del restauro, Renzo Rosso.

Ieri, quando sono comparse le prime foto di indiscrezione sui social, il tam tam si è scatenato con prese di posizioni ferme. Da più parti l’insofferenza verso la scelta di porre il ricordo su una pavimentazione che risale a fine ‘500. Il mecenatismo storicamente è sempre stato “premiato” con busti o commemorazioni negli edifici restaurati. E alla fine la targa è stata fatta e, in lingua inglese, si legge: «Otb e Renzo Rosso hanno finanziato il restauro del ponte di Rialto riportandolo ai suoi splendori affinché il mondo ne possa godere». Tutto quanto è frutto di un accordo, siglato il 7 maggio 2013, in cui si esplicita all’articolo 5 comma 9: «All’azienda viene inoltre concesso di installare permanentemente una targa sulla struttura del ponte di Rialto che citi l’azienda quale finanziatore dell’intervento di restauro. Posizione e caratteristiche, sia estetiche sia di contenuto, della targa verranno indicate dal Comune di Venezia e dalla Soprintendenza B.A.P. di Venezia e Laguna». E dal Comune è giunta la conferma sul fatto che la stessa Soprintendenza abbia dato l’ok al posizionamento della targa.


LE CONDIZIONI
Renzo Rosso, patron di Diesel attraverso la sua Only the brave, aveva deciso di donare cinque milioni, cifra destinata proprio al restauro del prestigioso ponte. In cambio, aveva ottenuto dal Comune, per mano dell’allora giunta Orsoni, una serie di “benefit”. Ai punti uno e quattro del piano di comunicazione si trova la brandizzazione dei vaporetti con due mezzi linea 1 e 2 marchiati e in circolazione per 730 giorni, oltre alla personalizzazione di due imbarcaderi con banner per quattro turni da quattordici giorni ciascuno. Quindi la pubblicità sul ponte di Rialto, con 18 mesi di esposizione per immagini non maggiori a 120 metri quadrati. Nell’accordo figuravano anche Rialto e altri luoghi concordati con la Soprintendenza come sfondi su cui effettuare proiezioni in quattro turni da sette giorni ciascuno. A Otb è stato poi concesso l’utilizzo di sedi come Casinò, Fenice, Ca’Rezzonico, Palazzo Ducale e Piazza San Marco per eventi privati, oltre a gazebo in città in periodi “clou” e posti riservati ad alcune serate particolari come la cena di gala del Redentore al Ducale.


L’INAUGURAZIONE
L’inaugurazione si terrà questa mattina alle ore 11 e per motivi di ordine pubblico il ponte sarà transitabile solo dal lato “Preson”. Con questa manifestazione Venezia continuerà ad attrarre, oltre alle istituzioni (attesa la presenza del ministro al turismo Massimo Garavaglia, del presidente della regione Luca Zaia, del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e del patriarca Francesco Moraglia) anche personalità dello spettacolo. Nei giorni scorsi è infatti trapelata l’indiscrezione secondo cui ci sarebbero, tra gli altri, il cantante Andrea Bocelli e l’attrice Cristiana Capotondi a fare da conduttrice.

Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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