VENEZIA - Che la musica sia cambiata lo si è visto dai continui controlli e relative sanzioni che ripetutamente sono state comminate a banchetti, negozi, pubblici esercizi che non rispettavano i regolamenti comunali, espandendosi sulla pubblica via indefinitivamente o fino a quando trovavano un ostacolo più o meno naturale. Nell'immaginario collettivo si continua però a pensare a Venezia come la città dove tutto è consentito, ma i numeri forniti dall'assessorato al Commercio e alle Attività produttive smentiscono la vulgata, così come la smentiscono i diretti interessati, molti dei quali hanno dovuto chiudere i battenti per tre giorni.
SEVERITÀ NECESSARIA
«Sono molto soddisfatto del lavoro di controllo e pronto intervento svolto - commenta l'assessore al Commercio e alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga - Ringrazio il comandante della polizia locale Marco Agostini e tutti gli agenti che hanno effettuato i controlli. Il lavoro di squadra è fondamentale e il messaggio é chiaro: chi non rispetta le regole chiude. Con i regolamenti noi poniamo le norme, ma per vivere in una città civica e virtuosa, occorre che siano applicate da tutti. A fine settembre - aggiunge - terminerà la deroga per i plateatici covid, e tutti sono obbligati a rientrare nelle disposizioni pre-covid onde evitare chiusure e pesanti sanzioni. Come siamo stati pronti ad aiutare le attività con provvedimenti straordinari durante l'emergenza, allo stesso modo saremo inflessibili con chi non rispetterà i rientri dei plateatici. Il mio impegno - conclude - sarà sempre a favore delle attività che seguono le regole e a supporto dei cittadini che si aspettano di tornare alla normalità».
I PROVVEDIMENTI
Dall'inizio del 2022 ad oggi, sono 26 i provvedimenti di sospensione delle attività di somministrazione alimenti e bevande, emessi dagli uffici del Commercio e notificati ad avventori negligenti. Nello specifico i provvedimenti emessi sul il territorio comunale sono: 18 provvedimenti di sospensione attività per 3 gg, per violazione del regolamento Canone unico patrimoniale (ex Cosap) e questi sono tutti a Venezia insulare. Significa occupazioni di suolo pubblico senza concessione o autorizzazione anche con installazioni e non solo con sedie e tavolini. Sono state poi comminate 43 sanzioni accessorie, una sospensione attività per mancanza di requisiti per esercitarla ai sensi della Legge regionale del 2007. Inoltre, 7 provvedimenti di sospensione attività per violazione del Regolamento comunale in materia di giochi.