VENEZIA - Dieci uomini delle forze dell'ordine - cinque agenti di polizia locale e cinque carabinieri - presenza fissa nella notte di Santa Margherita dalle 20 di sabato sera alle 2 di ieri mattina. Una prima volta che anticipa quello che da ora sarà per sempre. Obiettivo? Combattere la movida eccessiva dopo che con il ritorno alla normalità, campo Santa Margherita era tornato a essere il fulcro di un divertimento senza freni.
IL RISULTATO
Al prologo di venerdì sera ha fatto seguito la notte tra sabato e domenica e il risultato s'è visto. Agenti della polizia locale e militarmi della compagnia di Venezia dell'Arma hanno messo assieme decine e decine di controlli che hanno portato a multe e Daspo urbani per chi non rispettava le regole. Nove i provvedimenti firmati soprattutto nei confronti di ragazzi tra i 20 e i 25 anni, tutti italiani.
E dentro quelle multe c'è un po' di tutto il mare magnum che ha fatto di campo Santa Margherita il luogo prediletto per chi cercava lo sballo. È stato multato un ragazzo visto a urinare in una calle, così come si sono visti fermare dalle forze dell'ordine - e sanzionare - un ragazzo che camminava in campo con in mano un bottiglione di vino e un altro ragazzo pizzicato a bere seduto su una vera da pozzo di Santa Margherita.
IL FUTURO
Complice, forse, anche il clima freddo piombato all'improvviso su Venezia, quella di sabato è stata una movida in tono minore, comunque controllata a tappeto da agenti e militari. E così - come annunciato dallo stesso sindaco Luigi Brugnaro - sarà anche in futuro. La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stato il fine settimana di super lavoro da parte dei dipendenti di Veritas che lo scorso weekend avevano impiegato ore a ripulire il campo dai resti di una nottata senza regole: bottiglie abbandonate sui masegni e sporco praticamente ovunque. Da venerdì il giro di vite e le prime multe.