Piazza San Marco, il trucco della gelateria Al Todaro: un falco-aquilone per cacciare i gabbiani

Mercoledì 12 Gennaio 2022 di Costanza Francesconi
Il falco-aquilone in piazza San Marco
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VENEZIA -  Un falco-aquilone per scacciare i gabbiani. Ecco la risposta della gelateria Al Todaro di piazza San Marco per difendere clienti e camerieri dagli attacchi sempre più frequenti e violenti di quelle che a Venezia sono comunemente chiamate magoghe, i gabbiani reali mediterranei.

Un trucchetto semplice quanto efficace, che dal 2017 ha escluso lo storico plateatico che affaccia sul bacino dai terreni di caccia dei volatili a zampe gialle.

IL TRUCCO

Unica pecca è che l'escamotage proveniente dall'attrezzatura nautica necessita di qualche nodo di vento per spiccare il volo. Elemento che tuttavia manca agli altri caffè della piazza, che trovandosi in piena bonaccia si sono salvati dai rapaci in picchiata su tavolini e vassoi grazie agli ombrelloni concessi solo di recente. «Come associazione avevamo sottoposto la problematica all'amministrazione comunale già all'epoca in un dossier poi lasciato cadere racconta Claudio Vernier, gestore del noto locale e presidente dell'Associazione Piazza San Marco -. La dottoressa Francesca Coccon aveva infatti condotto uno studio con il Corila sulla presenza di tanti gabbiani sulla salute e la sicurezza pubblica veneziana. Proprio in quel periodo ricorda si era anche passati alla raccolta dei rifiuti porta a porta. Rimaneva però la frequenza continua Vernier -, sempre più grave e ingestibile, di attacchi di attacchi da parte di questi volatili su panini o fette di torta, e qualsiasi altra cosa commestibile venisse trasportata dai camerieri o consumata dalla clientela».

DA COMBATTERE

Tra le ipotesi avanzate per arginare il problema igienico e di lavoro, era emerso il dissuasore sonoro, la ricognizione mattutina di un rapace vero e proprio supervisionata da un falconiere professionista, o l'intervento all'origine su una nidificazione tanto estesa. Dopo il nulla di fatto e il persistere della grana, arriva l'idea del falco-aquilone, che con la sua ombra proiettata sui masegni allontana i gabbiani. «La soluzione mi è venuta osservando uno di questi aggeggi che svolazzava affisso a uno yacht ormeggiato in punta della Dogana spiega Claudio Vernier -. Il primo mi è arrivato dalla Spagna, e non è stato semplice reperirlo. Anche se adesso è diventato di più largo consumo, è un accessorio specifico del mondo nautico. Si solleva con pochissima brezza e ci permette di lavorare in serenità. Dove non c'è un alito di vento - conclude il presidente dell'associazione San Marco -, l'unica alternativa sono stati gli ombrelloni».
 

Ultimo aggiornamento: 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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