Piazza San Marco, mega cantiere di pulizia dei cunicoli, il direttore: «Dalla prossima stagione resterà all’asciutto»

Mercoledì 8 Novembre 2023 di Roberta Brunetti
Dalla prossima stagione la piazza San Marco resterà completamente all’asciutto

VENEZIA - Settimane di strani allagamenti, a San Marco, ma già dalla prossima stagione di alte maree la Piazza resterà all’asciutto. Effetti del mega cantiere del Provveditorato alle Opere Pubbliche, che da oltre un anno vede al lavoro le imprese del Consorzio Venezia Nuova. Gli interventi in corso di pulizia dei cunicoli che corrono sotto la Piazza, i cosiddetti “gatoli”, stanno riducendo la capienza complessiva della rete idrica sotterranea e, in casi particolari, anche la velocità di deflusso della marea. Una condizione che nelle ultime settimane di acque alte, ha creato nei movimenti anomali, osservati con apprensione da chi vive la Piazza. Ma sarà questione ancora solo di qualche mese. Poi la fase più impattante dei lavori per la messa in sicurezza dell’area marciana dagli allagamenti, sarà superata. E già dalla prossima stagione di acque alte (forse anche prima) San Marco resterà all’asciutto nella stragrande maggioranza dei casi. «La Piazza sarà protetta fino ai 110 centimetri (sopra i quali entrerà in funzione il Mose, ndr.) - assicura l’architetto Francesco Lanza, direttore dei lavori a San Marco - a meno che non ci siano venti eccezionali, con onde che superino la riva del Molo e allaghino la Piazza».

Per proteggere l’area marciana anche da questi eventi bisognerà, invece, attendere il completamento del secondo stralcio dell’intero. «Altri tre anni di lavori» calcola Lanza.

I DUBBI SUI LIVELLI D’ACQUA
Un bilancio utile, quello che traccia il direttore di lavori, dopo questo avvio particolarmente movimentato della stagione di acque alte, che ha visto un super lavoro del Mose, ma anche una serie di allagamenti della Piazza. In queste settimane alcuni commercianti delle Procuratie Vecchie hanno segnalato allagamenti anomali, con livelli d’acqua più alti davanti alle loro botteghe. Mentre gli operatori di Veritas hanno notato una maggiore presenza di acqua nell’area davanti alla Porta della Carta, dove era stato posizionato uno dei cantieri per la barriera. Osservazioni condivise in questi giorni con i tecnici del Comune che, a loro volta, si sono confrontati con l’architetto Lanza. Così i dubbi sono stati chiariti.

IL CHIARIMENTO
«Per poter pulire i cunicoli abbiamo dovuto interrompere porzioni di rete - spiega l’architetto - questo ha cambiato la circolazione dell’acqua. E con i picchi di marea ravvicinati che ci sono stati nei giorni scorsi, i tempi del deflusso si sono rallentati. Possono esserci stati maggiori ristagni. Questo spiega la percezione di aver avuto più acqua all’interno che all’esterno». Secondo il parere dei tecnici, comunque piccoli dislivelli. Impossibili i 20, 30 centimetri segnalati, perché l’acqua sarebbe defluita dal retro delle Procuratie Vecchie verso il canale. Diverso il caso dell’area davanti alla Porta della Carta. Spiega ancora Lanza: «Qui abbiamo una linea di cunicoli parzialmente intasata, che non viene pulita da oltre un secolo. Quando entrano in funzione le pompe che garantiscono la protezione della Basilica, l’acqua passa di qui. Fino a quando i cunicoli non saranno ripuliti, il deflusso è più lento, può esserci un accumulo d’acqua».

SOLUZIONI PROSSIME
Problematiche comunque transitorie, destinate ad essere completamente superate con la fine dei lavori, per cui ci vorranno anni, ma già tra pochi mesi si vedranno risultati importanti. «Questa è la fase più complessa dell’intervento - precisa Lanza - si sono concentrati molti lavori, anche per venire incontro alle richieste dei commercianti di salvaguardare le stagioni più turistiche. L’obiettivo di Provveditorato, Cvn e imprese è sempre quello di contenere al minimo i disagi. Ora abbiamo molti cunicoli chiusi e anche questi sono gli effetti. Un compromesso ragionevole». Ma la prospettiva ora è in discesa, assicura il direttore dei lavori: «Nei prossimi mesi, probabilmente già entro l’anno, posizioneremo le due valvole principali del sistema: in Bacino Orseolo e nel cortile delle Procuratie Nuove». Quelle che bloccheranno la risalita dell’acqua in tutta la Piazza. Il progetto prevedeva una terza piccola valvola in calle della Cononica, ma i lavori di questi mesi hanno dimostrato che non servirà, visto che il cunicolo era già stato chiuso in passato. Quanto alla quarta grande valvola sul Molo sarà realizzata con il secondo stralcio, al via il prossimo anno, ma dovrà bloccare soprattutto l’acqua in arrivo dal Bacino con le onde. Intanto, giusto ieri, sono partiti i lavori di rialzo degli ultimi 200 metri di Molo sotto ai 110 centimetri. E dopo questo intervento, le due prime valvole faranno già moltissimo. Conclude Lanza: «Dalla prossima stagione la Piazza sarà di fatto protetta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci