Mestre, gli hotel accendono le luci. Ma non ci sono ancora turisti

Mercoledì 6 Maggio 2020 di Elisio Trevisan
Mestre, via Ca' Farsetti. Il vuoto nel boulevard degli hotel
MESTRE L'ostello AO ha già aperto e, non è certo se prima o dopo, ha riaperto anche Staycity, il gruppo anglo-irlandese specializzato nei residence con appartamenti per famiglie che è proprio di fronte ad AO in via Ca' Marcello, il boulevard degli alberghi inaugurato l'estate scorsa e desertificato, come il resto della terraferma e del centro storico, dall'emergenza sanitaria. L'AO, che ha a disposizione 2 mila posti letto, per il momento ha riaperto solo metà ostello, e comunque la presenza è più simbolica che reale dato che i clienti sono ancora ben pochi e di sicuro non ci sono turisti, tantomeno stranieri, ma comunque quelli che arrivano trovano occasioni più che ghiotte dato che si può prenotare anche per 8 o 9 euro a notte.

PRIMI DI UNA SERIE
Ad ogni modo AO e Staycity sono solo i primi di una nutrita serie di realtà ricettive che attorno alla stazione e lungo la strada verso l'aeroporto hanno deciso di riaprire i battenti in un arco di tempo che va da qui al primo giugno.

Giusto venerdì prossimo, 8 maggio, aprirà anche l'hotel Plaza a 4 stelle, di fronte alla stazione ferroviaria, per non lasciare solo il Bologna che è stato l'unico a non aver mai chiuso i battenti. Il primo giugno aprirà anche il poshtel Anda, l'ostello di design con quasi 800 posti letto che si trova giusto dietro il Plaza ed è della stessa proprietà.

L'altro ostello di via Ca' Marcello, l'austriaco Wombat's aprirà dal primo giugno, con i suoi 590 posti letto. Il vicino hotel 4 stelle superior, Leonardo Royal della catena tedesca Leonardo Hotels (divisione europea del gruppo israeliano Fattal), ha scritto fuori su un cartello affisso alle vetrate che apre il 1. maggio e probabilmente non mancherà molto che rispetti l'annuncio. Spostandosi di un po' da via Ca' Marcello, in viale Ancona sta per riaprire anche il grande Laguna Palace, in queste sere ha già riacceso una serie di luci delle stanze e per i primi di giugno sarà operativo.

Anche il Russot di San Giuliano e il President di via Forte Marghera riaprono per giugno, e pure gli Antony di via Orlanda a Campalto e di Marcon sono pronti per giugno.
Chiaramente per il momento si tratta di aperture-messaggio, per dire ci siamo e speriamo che i turisti e i viaggiatori per lavoro tornino a farci visita e per spargere la voce, ma il settore è indubbiamente in fermento, anche perché la voglia di tornare al lavoro è tanta, sia da parte delle aziende sia da parte dei dipendenti. Intanto lavoreranno con le poche convenzioni che hanno in piedi, ad esempio con le Ferrovie o con Italo per ospitare gli equipaggi dei treni ad alta velocità, o con manutentori di impianti di fabbriche, aziende artigiane e commerciali che sono rimaste attive o hanno riaperto da poco; o, ancora, con professionisti che ricominciano a spostarsi per affari.

L'ORGANIZZAZIONE
Poca cosa, e non a caso per ora offriranno solo le stanze senza il ristorante, perché non si può, e forse con la colazione take away. Inizialmente, inoltre, attiveranno poche camere, magari su un solo piano, in modo da sfruttare anche il fattore tempo per la sanificazione: vale a dire che utilizzeranno le camere a rotazione, e quando una stanza viene liberata dai clienti non verrà pulita immediatamente ma lasciata lì, chiusa, per qualche tempo in modo che l'eventuale coronavirus si estingua da solo; e solo dopo che saranno trascorsi alcuni giorni e che magari si saranno aggiunte altre stanze già utilizzate, si procederà con la pulizia complessiva a fondo, andando nel frattempo ad occuparne altre.
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