Non pagano il canone: «Col digitale non
si vede la Rai». «Vi mandiamo Equitalia»

Martedì 6 Dicembre 2011 di Maurizio Marcon
Ancora problemi nel Portogruarese con la ricezione del digitale terrestre
VENEZIA - Fermo coattivo dell'auto per chi non paga il canone dell'abbonamento alle televisione. La lettera della Rai, arrivata ai tantissimi abbonati del Veneto Orientale che a causa della difettosa ricezione del digitale terrestre hanno ritenuto di non pagare il canone televisivo, fissa al 7 dicembre 2011, ovvero per domani, il termine ultimo per il pagamento. Pena l'avvio della procedura di affidare ad Equitalia la riscossione.



A questo proposito la Rai rammenta "che il canone è un’imposta e che alla sua riscossione coattiva può aggiungersi la procedura cautelare del fermo amministrativo (dei suoi veicoli), con ulteriore aggravio di spese a Suo carico". Una lettera che sta suscitando apprensione. «Vedi mai - si dice - che la Rai faccia sul serio: per risolvere il problema del segnale che non arriva ha fatto orecchie da mercante per riscuotere invece usa il bastone». Fino a quando arrivavano semplici solleciti si cestinava anche come forma indiretta di pressione a sistemare il sistema di trasmissione del segnale televisivo, ma ora la cosa cambia: c'è chi usa l'auto per lavoro e teme di restare a piedi.



«Da un anno la Rai non si vede nel Portogruarese - spiega Ornella Boattin -. Il Comitato non ha mai sollecitato al non rispetto della legge se si tratta di pagare una tassa. Ma le tasse si pagano per avere dei servizi. Per questo molti dei nostri aderenti, non ricevendo il segnale tv, hanno deciso di non pagare. I nostri legali ci hanno spiegato che è nei poteri della Rai affidarsi a Equitalia. Se non ci si può permettere il fermo dell'auto: meglio non rischiare e pagare anche se è palesemente un'ingiustizia visto che si paga per un abbonamento di cui non può usufruire».



«Servirebbe fare causa alla Rai - conclude Boattin - e come Comitato ci stiamo attivando, anche se da questo punto di vista sarebbe bene che siano i sindaci a muoversi. Il problema è soprattutto politico e sono i politici che devono intervenire. A cominciare dalla Conferenza dei sindaci. Finora solo l'onorevole Viola del Pd si è mosso in Parlamento per il Veneto Orientale; nel Friuli è stato l'onorevole Mario Contento del Pdl: troppo poco».
Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 21:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci