Decade subito l'ordinanza anti-movida: da stasera niente chiusure per la ressa

Sabato 5 Giugno 2021
Movida a Venezia
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VENEZIA/MESTRE Da poco più di un mese quello che si apre oggi sarà il primo sabato senza ordinanze anti-movida a Venezia e Mestre. L'aver fatto diventare realtà ciò che era nell'aria da tempo - cioè il passaggio, da lunedì, del Veneto in zona bianca con il decadimento di tutte le prescrizioni, eccezion fatta per la mascherina, il distanziamento e l'igienizzazione delle mani - ha spinto la polizia locale di Venezia a non pubblicare quella stessa ordinanza che negli ultimi fine settimana aveva dettato le regole dell'accesso alle zone nevralgiche della città d'acqua e di Mestre. E poco importa se, formalmente, il Veneto e Venezia sono ancora in zona gialla: i parametri sono da bianca, l'ha detto il Comitato tecnico scientifico e quindi è ancora ora di affidarsi al buon senso delle persone.
Quindi, un libera tutti? «Per nulla - risponde senza mezzi termini Marco Agostini, comandante della polizia locale di Venezia - il non aver pubblicato l'ordinanza non vuol dire che adesso ognuno fa quello che vuole, le regole ci sono comunque e il territorio sarà presidiato dagli agenti della polizia locale, soprattutto nelle zone preferite dai giovani: gli Ormesini e campo Bella Vienna a Venezia e Riviera XX Settembre a Mestre. Se serve, interverremo anche deviando il traffico pedonale nelle aree, saremo tassativi proprio per far capire che non è un libera tutti».
E con il periodo più difficile ormai scollinato, è anche tempo di bilanci. «Questi weekend di zona gialla non sono andati male e anche il momento più complicato, come la festa per la promozione del Venezia, si è risolto senza disguidi - analizza Agostini - Non abbiamo avuto le scene di Milano per lo scudetto dell'Inter.

Abbiamo lavorato bene e molto». Adesso, però, è tempo di lasciare spazio al buonsenso delle persone.


IL PREFETTO
Vittorio Zappalorto, il prefetto di Venezia, ha convocato ieri mattina un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica proprio per affrontare il tema delle riaperture con la zona bianca. I controlli verranno praticati in base al cambio degli orari: 18 per i locali e 24 per il coprifuoco. Anche Zappalorto, così come Agostini, ricorda che la zona bianca non è un liberi tutti. «È un buon segnale, ma non è ancora finita, anche perché la popolazione vaccinata è ancora bassa nei numeri rispetto al totale - spiega - la movida resta un problema ovunque, pare che la gente non si sappia regolare e questo richiede uno sforzo ulteriore in termini di dispositivi di forze dell'ordine». Dall'altro punto di vista c'è il versante economico: la zona bianca porterà una ventata di freschezza per chi è stato costretto a chiudere a corrente alternata durante tutto l'ultimo anno. «La speranza è che la gente riprenda a lavorare - prosegue Zappalorto - e che l'economia possa ripartire ed evitare una crisi pesante. Bisognerà tarare i controlli in base alle nuove misure, ma speriamo che le persone cerchino di rispettare i limiti imposti, che ora sono decisamente meno invasivi rispetto a prima».
 

Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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