Martellago. Addio a Francesco, stroncato dalla Sla a 37anni, era uno sportivo

Venerdì 13 Gennaio 2023 di Nicola De Rossi
Francesco Caccin

MARTELLAGO - Ha lottato come un leone per restare aggrappato alla vita, ma alla fine il suo fisico ha ceduto al male. La comunità di Martellago, dov’era nato, aveva sempre vissuto ed era molto conosciuto, piange il crudele destino di Francesco Caccin, stroncato a soli 37 anni dalla Sla contro la quale combatteva da ben 13 anni: il giovane si è spento mercoledì all’ospedale di Dolo.

Una vita serena e piena di soddisfazioni, la sua, fino a 24 anni: il diploma al liceo scientifico “Giordano Bruno” di Mestre, la laurea in Fisioterapia all’Università di Padova, il lavoro alla palestra Virgin, le amicizie, tanto sport, era sub e praticava le arti marziali. Poi, all’improvviso, i primi sintomi “strani”, era sempre spossato, inciampava senza motivo, e la diagnosi crudele, e peraltro non immediata perché il suo è anche un caso anomalo, in genere ci si ammala di Sla in età più avanzata. In poco tempo la sua esistenza è stata stravolta, il male lo ha presto paralizzato: prima lo ha costretto su una sedia a rotelle “speciale”, poi, 8 anni fa, per problemi di respirazione è rimasto totalmente allettato, assistito dai genitori e dal fratello sempre nella loro casa, in via dei Ronconi, a parte un paio di ricoveri dovuti ad degli aggravamenti. «Eppure era lui che dava la forza a tutti noi, pur non riuscendo più a parlare trovava ancora il modo di scherzare e tenere alto il morale attraverso il computer.

Era la persona più vivace, allegra e di compagnia di questo mondo» lo ricorda commosso il fratello Alberto.

Pur non potendo più muoversi continuava a tenersi in contatto con gli altri, guardava la tv e grazie a un comunicatore con “puntatore oculare”, in pratica muovendo gli occhi, tramite il pc e anche whatsapp leggeva molto e comunicava con i suoi cari e con gli amici, in particolare i compagni del liceo con cui aveva mantenuto stretti rapporti. Di recente aveva anche chiesto una stampante 3D per poter stampare le figure che ricavava dal computer. Ma negli ultimi giorni aveva domandato lui stesso di essere ricoverato, si era aggravato e voleva che i medici verificassero le sue condizioni e lo seguissero in modo più intensivo. Ma in ospedale a Dolo ha resistito solo poche ore. «Non era stanco di combattere, ma il suo fisico era sfibrato, il suo cuore non ha più retto: purtroppo questa è una malattia che ti divora, a poco a poco» conclude il fratello. Francesco Caccin lascia la mamma Mariateresa, il papà Flavio, il fratello Alberto e la nonna Maria: i funerali saranno celebrati domani, sabato, alle 9.30 in chiesa a Martellago.

Ultimo aggiornamento: 12:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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