Chi era Loredano De Bei: vedovo da pochi mesi aveva trascorso la vita su un peschereccio

L'uomo investito dal camion dei rifiuti in centro storico

Lunedì 18 Marzo 2024 di D.Deg.
Il sindaco Mauro Armelao

CHIOGGIA - Il pescatore? Un mestiere pericoloso. Chissà quante vole se lo sarà sentito dire o, a sua volta, lo avrà detto ad amici e conoscenti, il pescatore Loredano De Bei. Eppure per molti anni aveva affrontato il mare, a bordo del Mario I, quello che, oggi, è uno dei più vecchi, forse il più vecchio, motopesca della marineria chioggiotta. Eppure ce l'aveva sempre fatta, era sempre tornato a casa, dalla moglie e dai tre figli e, con loro, aveva vissuto serenamente fino all'età della pensione. Era un tipo riservato e con l'età, aveva imparato ad apprezzare sempre di più, le cose semplici della vita: la famiglia, innanzitutto, alla quale si era dedicato interamente. Lui in mare, lei in città, anche facendo le pulizie, si erano pagati, con sacrificio, un po' alla volta l'appartamento in calle Manzoni e avevano cresciuto i loro tre figli, Stefano, Alessandro e Gina che, poi, avevano preso la loro strada, ma che avevano sempre continuato ad aiutare i genitori che cominciavano ad avere qualche problema.

COOPERATIVA SAN MARCO
Il suo "momento di gloria" Loredano l'aveva avuto nel 2010, quando, insieme ad altri colleghi della cooperativa San Marco, aveva ricevuto la medaglia d'oro e l'attestato che Fondazione della Pesca assegna periodicamente ai pescatori anziani. Poi era tornato alla routine quotidiana. Chi l'ha conosciuto ricorda che aveva l'abitudine di uscire presto la mattina, per una passeggiata in centro, fermandosi a fare colazione in qualche bar. Pochi mesi fa, però, era venuta a mancare la moglie. Per un breve periodo era andato ad abitare con la figlia ma, forse, gli pareva di essere "di troppo", per cui era tornato in quell'appartamento dove aveva vissuto tanti anni, per starci da solo. Da allora, Loredano, che già non godeva di buona salute, era peggiorato, se non altro come stato d'animo. Continuava, sì, ad uscire, ma lo vedevano camminare molto lentamente, a testa bassa e schiena curva. Come se avesse avuto paura di cadere. Forse proprio questa sua postura ei tristi pensieri che gli riempivano la testa, gli hanno impedito di vedere e sentire il pericolo del camion che si avvicinava, potandolo a esserne travolto.

IL SINDACO
«Una tristissima notizia, proprio in avvio di giornata commenta il sindaco, Mauro Armelao stamattina, alle 7, c'era ancora una fitta nebbia e, forse, anche quella ha avuto la sua parte nell'incidente. Conosco anche l'autista che guidava il camion: una brava persona che, penso, abbia utilizzato tutte le accortezze disponibili per fare la manovra. Purtroppo questi mezzi hanno, spesso, degli angoli ciechi che non permettono di vedere tutto». L'incidente ha suscitato una grande emozione in città: il centro storico di Chioggia è come un piccolo paese, in cui tutti si conoscono, ma Loredano era, ormai, "uscito" da una certa vita sociale e molti, anche nell'ambiente della pesca, non se lo ricordavano, ma le vicende della sua vita passata e della sua storia di umile pescatore, votato alla famiglia, poco a poco sono riemerse dalla nebbia di ieri mattina.
 

Ultimo aggiornamento: 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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