Morto Paolo dalle Fratte, sindaco, consigliere regionale e deputato

Martedì 10 Maggio 2022 di Carlo Petrin
Paolo dalle Fratte
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SANTA MARIA DI SALA - Pressoché all'improvviso, si è spento ieri mattina, alle 6,30, all'ospedale di Mirano dove era stato ricoverato da qualche giorno per problemi cardiaci e diabetici, Paolo Dalle Fratte, 70 anni, già sindaco di Santa Maria di Sala per quasi tre mandati; tra gli anni 1988 e 1998.


I RICORDI
Paolo Dalle Fratte è stato, come ha subito commentato il doloroso decesso il sindaco Nicola Fragomeni: «Una mente brillante, dedicata soprattutto al bisogno dei suoi concittadini e al territorio.

Era, infatti, per queste sue doti, conosciuto e stimato da tutti. Ed è stato senz'altro uno dei migliori sindaci che abbiamo avuto». Al cordoglio si sono aggiunti subito amici, colleghi e avversari politici i quali l'hanno così descritto. Ugo Zamengo, il sindaco che ne ha ricevuto il testimone quando Paolo è passato in Regione: «Ci rattrista molto quando viene a mancare un compagno di lotte politiche che del resto ha mostrato sempre tutta la sua passione politica e la sua determinazione per realizzare i problemi che allora erano sul tappeto quali la casa per tutti e la crescita della zona industriale». Michele Celeghin, ex collega ed ex sindaco di Noale: «Paolo è stato un amministratore che ha dato a Santa Maria di Sala un grande contributo per la sua crescita, ha sempre sostenuto la dedizione al proprio paese, ma senza trascurare i comuni interessi dei comuni limitrofi con i quali si è poi sempre confrontato». Alessandro Arpi, ora vice sindaco a Santa Maria di Sala: «Paolo Dalle Fratte, mi ha iniziato alle politica quando avevo 22 anni e da lui ne ho preso la passione». Leandro Favero, un compaesano, segretario del PD salese e candidato sindaco alle prossime elezioni per la stessa lista: «Si è adoperato molto per creare nel comune del buon lavoro per la gente che lasciava la terra ampliando la zona industriale, e va stimato per la caparbietà con la quale si è battuto».


IL PERCORSO
Paolo era stimato in Provincia per esserne stato un consigliere, nel Comune di Santa Maria di Sala per esserne stato il sindaco per una dozzina di anni, ma soprattutto nella sua via Cognaro dove era nato e dove si era fatto benvolere fin da ragazzo. I primi rudimentali elementi della politica Paolo li aveva appresi nella corrente della sinistra della Democrazia Cristiana. Era stato il compianto Lino Niero ad inculcargli queste prime nozioni frequentando lo stambugio del condominio che Riccardo Zorzi gli aveva concesso di occupare nel centro di Caselle per incontrare gli amici con i quali passare le serate. «Col tempo - ha detto un giorno lo stesso Niero scherzando - crescendo si è guastato, ed è passato con Forza Italia, e questa per gli amici DC è stato un affronto pur restando nella stima e nell'amicizia di tutti». Questo cambiamento di posizione ha fatto infuriare non poco anche Albino Marchiori allora capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale. E da qui sono nate anche le prime vere battaglie politiche tra i vari gruppi politici che hanno caratterizzato gli anni 80 e 90 della politica salese. Paolo, non essendo stato sposato, era accudito dalle sorelle Bertilla e Maria Luisa, godeva della presenza dei due cognati e dei sorrisi dei tre nipoti. Dalle Fratte è stato anche consigliere regionale e deputato al parlamento in sostituzione di un suo compagno di partito deceduto. Tra le sue opere realizzate vanno ricordate le lottizzazioni che hanno reso vivibili tutte le frazioni, le scuole, le strade, i restauri alla villa Farsetti e la vitalità resa alla biblioteca e al municipio. «Dei suoi gesti caritatevoli nei confronti di concittadini che ne avevano bisogno - dicono le sorelle - non voleva che si sapessero e che se ne parlasse». I funerali si terranno probabilmente giovedì o venerdì nella chiesa parrocchiale di Caselle.
 

Ultimo aggiornamento: 16:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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