MESTRE - Ancora non bastano gli appelli al rispetto delle norme di contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso, spiccando infatti la condotta di una combriccola di giovani amici di Mestre che, in barba alle basilari norme di prevenzione della diffusione del contagio, si è ritrovato per una bevuta nel parcheggio del Parco San Giuliano, destando così l’attenzione della pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Mestre.
I cinque giovani erano intenti a conversare nel parcheggio del “parco dei mestrini”, formando così un fantomatico “assembramento” verso le sette di sera, alcuni senza mascherina mentre gli altri la portavano bellamente al collo. L’arrivo dei Carabinieri interrompe però la conversazione e riporta tutti alla cruda realtà, il gruppo viene identificato e sanzionato, ma i Carabinieri scoprono che un diciannovenne residente non dovrebbe proprio trovarsi lì.
Il giovane è infatti tecnicamente “in quarantena” poiché sottoposto a tampone nelle settimane passate con esito positivo.
Peccato che la violazione della quarantena presupponga una denuncia di carattere penale, con relativa segnalazione all’ASL, mentre per i quattro amici scatta la violazione amministrativa per il mancato rispetto delle norme di “distanziamento sociale”.