MESTRE - Tutto come prima. Il “mercato” abusivo nei giardini di via Tasso a Mestre è tornato alla grande, con lo smercio di prodotti rubati dagli scaffali di negozi e supermercati. Gruppi di donne - perlopiù badanti - attendono i “venditori” che propongono di tutto: da generi alimentari come scatolette di tonno, buste di salmone, formaggi e superalcolici, arrivando poi a cellulari, tablet e biciclette, ovviamente tutti di dubbia provenienza.
Ne sanno qualcosa perfino gli studenti che attraversano l’area verde per “tagliare” un pezzo di strada. «L’altro giorno, all’uscita di scuola - raccontano dei ragazzi del vicino liceo Franchetti - siamo stati avvicinati da una donna dell’Est mentre passavamo nel parco da corso del Popolo a via Tasso. Ci ha chiesto se “avevamo qualcosa per lei”, probabilmente perché ci ha visto con gli zaini carichi. Di libri, ovviamente». Lì per lì gli studenti hanno pensato di essere state scambiate per delle pusher, e si sono fatte una risata. Ma, girato l’angolo del giardino fatto a “L”, hanno capito chiaramente cosa stava succedendo: «Abbiamo visto un gruppo di donne, che sembravano tutte badanti, molto interessate, attorno ad un paio di personaggi stranieri che tiravano fuori varie cose dagli zaini.
MISURE INSUFFICIENTI
Meno di un anno fa, nel maggio scorso, il Comune aveva tentato di correre ai ripari dopo le numerose segnalazioni arrivate alle polizia locale. Per evitare le cosiddette “situazioni di promiscuità”, il piccolo parco era stato tenuto chiuso per alcune settimane nelle quali si era provveduto a potare il più possibile le piante, tagliare cespugli e ridurre le siepi dietro alle quali avvenivano gli scambi di merce rubata, nella speranza di agevolare i controlli delle pattuglie mandate in seguito a controllare la zona.
Evidentemente a qualcosa dev’essere servito se, per qualche mese, il mercato abusivo (nel quale, già dall’anno prima, si cercavano di piazzare pure dei televisori) si è drasticamente ridotto. Ma ora, a quanto pare, siamo daccapo e i ricettatori (perché non li si può definire ladri non avendoli colti sul fatto) sono tornati a dare appuntamento alla loro “clientela” con il loro campionario di merce proveniente da furti e taccheggi. L’anno scorso, per rivitalizzare il parco, in Comune si pensava di coinvolgere gli studenti realizzando una piastra sportiva. Per ora, però, a “coinvolgere” gli studenti sono solo alcune badanti che li scambiano per venditori.