Lavori in dirittura per realizzare la nuova pista sul fronte laguna

Sabato 4 Gennaio 2020 di Melody Fusaro
NEL VERDE I lavori della pista ciclopedonale lunga 660 metri che collegherà via Torino a Forte Marghera
PASSEGGIATA DEI MESTRINI
In primavera chi ama spostarsi in bicicletta potrà pedalare sul nuovo tracciato panoramico mestrino che collegherà tutti i punti nevralgici affacciati sulla laguna. Dalla parte finale di via Torino si potrà arrivare in viale San Marco da una ciclopedonale di 660 metri, concepita per completare il percorso tra Mestre e Venezia ma che avrà una vita a sé, collegando alcune tra le zone più frequentate della città, il polo universitario e forte Marghera, fino al parco San Giuliano. 

Il tracciato è stato già liberato dagli arbusti e a febbraio verrà posizionato il ponte sul Canal Salso. La tabella di marcia del Comune di Venezia prevede poi altri ritocchi e collaudi per arrivare al taglio del nastro tra aprile e maggio. I lavori sono iniziati a settembre: le imprese dell’associazione temporanea composta da Costruzioni generali Xodo e Rossi Renzo costruzioni hanno liberato dalla molta vegetazione, cresciuta indisturbata per tanti anni, il tracciato che parte dalla rotonda, alla fine di via Torino, e prosegue costeggiando forte Marghera. Con quel percorso, stimava l’assessore Francesca Zaccariotto in occasione di un sopralluogo, non solo si darà ai cicloamatori la possibilità di fare un percorso panoramico da Venezia al parco San Giuliano, con tanto di bike station, ma gli studenti e i lavoratori di via Torino potranno arrivare al forte con una pedalata di 5 minuti o una passeggiata di un quarto d’ora. Inoltre permetterà a tutti i veneziani di scendere dal tram e arrivare in 5 minuti al Forte o di fare due passi fino alla sede universitaria di terraferma. Il tutto in un tracciato sicuro e illuminato da percorrere nel verde.

LA BIKE STATION
Dopo il ponte sul Canal Salso, in prossimità del parcheggio all’ingresso del forte, la pista proseguirà toccando la “bike station” (uno spazio in cui è possibile parcheggiare, riparare le bici e ricaricare quelle elettriche il cui progetto è stato commissionato a Insula), collegandosi alla strada secondaria che attraversa il forte, per poi continuare sulla piccola strada sterrata a ridosso del centro sportivo Coni che porta a viale San Marco, all’altezza dell’attraversamento ciclopedonale. Da lì si continuerà sulla pista ciclabile esistente con la quale si potrà arrivare da un lato in centro a Mestre e dall’altro, con altri due minuti di pedalata, all’interno del Parco di San Giuliano. La massima attenzione però ha riguardato la progettazione del ponte che, come fanno sapere dal Comune, sarà di un’altezza sufficiente (circa 150 centimetri) a garantire il passaggio delle barche. La passerella si compone quindi di tre elementi: una struttura portante in ferro zincato e verniciato; un rivestimento esterno in acciaio corten; un rivestimento della pavimentazione dell’impalcato in acciaio corten con bugnatura antiscivolo. Materiali che consentiranno alla struttura di mimetizzarsi nel contesto naturale circostante. Di notte, invece, il percorso sarà “scenografico” grazie al gioco di luci che creeranno riflessi sull’acqua. Terminati i lavori arriverà il momento di decidere il nome del nuovo percorso. Se già viene da più parti chiamata, d’istinto, “La ciclabile del forte”, convinti che a utilizzarla saranno principalmente i numerosi frequentatori del compendio, c’è chi fa altre proposte.

L’associazione dei Cicloliberi, per esempio, ha proposto all’assessore Zaccariotto di chiamarla “La pista dei saluti”, convinti che diventerà un nuovo punto di incontro per i mestrini. Il collegamento ciclabile tra città storica e terraferma ha preso il via con una delibera comunale che ha previsto il finanziamento di 1,5 milioni di euro provenienti da fondi Pon Metro di due nuovi percorsi: un milione e 167 mila euro per questo tratto di ciclabile e mezzo milione per il nuovo tratto di passerella a sbalzo lungo il ponte della Libertà che completerà quella esistente, permettendo ai ciclisti di accedervi evitando la strettoia attuale provocata dal pilone di sostegno di uno dei grandi cartelli segnaletici per il traffico veicolare.
Melody Fusaro
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Ultimo aggiornamento: 12:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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