MARGHERA - Era accusato di truffa e appropriazione indebita ai danni di un cliente che gli aveva affidato i risparmi, per poi vedere andare in fumo l'intero investimento. Andrea Venerando, 45 anni, di Marghera, è stato però assolto a conclusione di un processo celebrato con rito ordinario di fronte al giudice penale di Venezia, Enrico Ciampaglia.
L'ACCUSA
La procura di Venezia contestava a Venerando di essersi fatto versare 40 mila euro sul proprio conto corrente, facendo credere al proprio cliente che l'investimento faceva parte dei prodotti finanziari proposti da Generali spa, e che i suoi soldi sarebbero stati investiti nei mercati finanziari internazionali. Per poter aderire a questa forma di investimento, il cliente fu indotto a disinvestire 38mila euro che in precedenza erano stati investiti in una polizza assicurativa, aggiungendo ulteriori 2mila euro. I suoi risparmi, però, sono andati in fumo e per questo motivo, dopo aver chiesto invano la restituzione della somma al promoter, ha deciso di presentare denuncia.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Pascale De Falco, si è battuta per dimostrare l'insussistenza dei reati prospettati dalla pubblica accusa: il legale ha sostenuto che il cliente non è stato truffato, ma era perfettamente consapevole sia del fatto che stava versando quei 40mila euro sul conto corrente personale di Venerando, sia che i soldi sarebbero stati investiti in prodotti diversi da quelli proposti da Generali spa. E si è fatto carico del rischio. Il promoter, ha sottolineato la difesa, non si è appropriato di alcuna somma: più semplicemente l'investimento è risultato sbagliato e la somma è andata perduta.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra qualche settimana.