Picchiata per strapparle la collana:
il ladro tenta anche di strangolarla

Martedì 9 Agosto 2016
Picchiata per strapparle la collana: il ladro tenta anche di strangolarla
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MARGHERA - Picchiata senza pietà per strapparle la collana e la fede che non si toglieva mai. Brutale rapina in casa venerdì pomeriggio a Marghera in via Durando. Vittima G.B. 91 anni ricoverata in ospedale con segni di strangolamento al collo, ecchimosi in tuto il corpo e un taglio profondo all’anulare della mano destra. A ridurla così il ladro che verso le 16 dell’altro ieri si è introdotto nell’appartamento situato al primo piano della strada che sbuca in piazzale Giovannacci.

Il malvivente ha approfittato della finestra lasciata socchiusa in camera da letto e dopo aver rovistato nei cassetti e non aver trovato abbastanza refurtiva, si è diretto in salotto. Ed è qui che si è avventato sull’anziana, che si era assopita sul divano e era del tutto ignara della presenza dell’estraneo. A scatenare la furia di quest’ultimo i gioielli che la donna indossava. L’uomo infatti non ha esitato ad avventarsi contro la povera 91enne che svegliata di soprassalto e resasi conto a fatica di quello che le stava accadendo si è messa a urlare terrorizzata. 
Per tutta risposta l’energumeno l’ha afferrata per il collo e con una ferocia del tutto gratuita l’ha sbattuta più volte sul pavimento nel tentativo di tapparle la bocca. Se n’è andato solo dopo che è riuscito a toglierle la catena d’oro rotta nella violentissima colluttazione mentre per sfilarle la vera nuziale le ha lacerato il dito.
A dare l’allarme è stata la stessa G.B. che nonostante la paura e lo choc quando ha avuto la certezza di essere rimasta sola ha afferrato il telefono chiedendo aiuto al 113: la voce rotta dal pianto, poche parole, confuse. Sul posto si è precipitata una Volante, dopo che la sala operativa aveva provveduto a richiedere l’intervento anche del Suem. La signora è stata innanzi tutto tranquillizzata e quindi trasportata in ambulanza all’ospedale dell’Angelo per essere medicata e sottoposta a diagnostica: a preoccupare, oltre alle lesioni riportate, anche lo stato di forte alterazione psicologica. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile lagunare. L’abitazione è stata setacciata dalla polizia scientifica alla ricerca di tracce utili a identificare il feroce aggressore.
L’episodio, per efferatezza e brutalità, riporta alla memoria quello accaduto a Mestre nel marzo del 2015 in via Aleardi. Protagonista, suo malgrado, una 85enne sorpresa mentre rincasava sull’uscio della sua abitazione: stava aprendo la porta quando è stata spinta alle spalle, massacrata e lasciata priva di sensi a terra in fin di vita. Bottino due anelli e 35 euro.
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