MIRANO - Stavolta le code non sono arrivate né per colpa degli “imbucati”, né del sistema di prenotazione. A mancare ieri, all’ex bocciodromo di Mirano, sono stati alcuni operatori sanitari, la cui assenza ha rallentato l’attività di anamnesi e la somministrazione del vaccino, provocando ritardi oltre l’ora e per di più in una giornata di freddo e vento. Il tutto si è tradotto in lunghe code fuori dall’ingresso, che in alcuni momenti i volontari hanno faticato a contenere.
Alla fine è dovuta intervenire anche la polizia locale per interdire l’accesso alle auto al parcheggio interno dell’ex bocciodromo. La sindaca Maria Rosa Pavanello ha mobilitato anche gli addetti di una pasticceria per preparare del tè caldo alle persone in attesa, vista la giornata invernale: «Li ringrazio per essersi resi disponibili - ha detto Pavanello - purtroppo si è trattato di un disguido con il personale addetto, che si è subito cercato di tamponare con la chiamata di altri operatori. Peccato perchè giusto lunedì ci eravamo recati con tutti i sindaci al centro vaccinale e addirittura le operazioni erano in anticipo rispetto alla tabella di marcia». Purtroppo le sedie, il riparo dalle intemperie e la bevanda calda servita alle persone in attesa non sono bastate a placare gli animi: molte le proteste, con momenti caldi, più del tè servito agli astanti, alimentati anche da alcuni casi di candidati alla vaccinazione rimandati a casa a causa dell’esaurimento delle dosi di Pfizer per quegli anziani a cui l’anamnesi sconsigliava di inoculare AstraZenenca. Oltre al danno, dunque, è arrivata la beffa. Poi nel pomeriggio la situazione è leggermente migliorata.