Lido di Venezia. Cucinano il pranzo alla figlia disabile in spiaggia: gli revocano l'uso della capanna. «È vietato»

Per preparare i pasti alla ragazza, affetta da una grave forma di disabilità e da disfagia, usavano un fornellino. Ma le regole parlano chiaro: c'è il divieto di utilizzare materiale altamente infiammabile all'interno delle strutture

Martedì 8 Agosto 2023 di Lorenzo Mayer
LIDO DI VENEZIA All’interno delle capanne non si può cucinare

LIDO DI VENEZIA - Quella di cucinare in capanna, utilizzando dei fornellini portati da casa, sembra essere un’abitudine non poco frequente al Lido. Per questa ragione a sei clienti, titolari di altrettante capanne sulla spiaggia del Lido, è stato revocato da Venezia Spiagge l’uso della capanna.

Divieti: cosa non si può fare nelle capanne

L’ordinanza della Capitaneria di porto, replicata dal Comune, parla chiaro e non lascia spazio a dubbi: tutti i concessionari degli stabilimenti balneari devono far rispettare ai clienti il divieto assoluto di trasportare o utilizzare materiale altamente infiammabile all’interno delle capanne.

Lo stesso provvedimento dispone la denuncia penale in caso di eventuali violazioni e l’obbligo, da parte dei concessionari dello stabilimento, di segnalare alle autorità eventuali trasgressori. Per questa ragione, dopo ripetuti avvisi, Venezia Spiagge ha avviato dei controlli a tappeto.

Bambina malata, vietato cucinarle il pranzo in capanna

In questa maglia è incappato anche un caso particolare: per portare la loro figlia, affetta da una grave forma di disabilità e da disfagia, le cucinavano il pranzo in capanna con un fornellino. Per questa ragione anche una famiglia veneziana si è vista sospendere, da ieri, per 15 giorni, l’uso della capanna nello stabilimento balneare San Nicolò di Venezia Spiagge. La famiglia veneziana, pur di non far perdere alla figlia la possibilità di andare in spiaggia in agosto, non ha lesinato ad affittare la capanna vicina, con una spesa di altri 700 euro per due settimane: il contratto è stato intestato non al nonno della ragazzina, titolare della capanna revocata, ma al papà, che risulta “nuovo” cliente. Resta, naturalmente, il divieto ad usare, all’interno di una capanna di legno, qualsiasi fornello in quanto le fiamme libere potrebbero innescare un incendio. 

Il lieto fine

Dopo la segnalazione al Gazzettino, però, in serata è stata trovata una soluzione che dovrebbe mettere tutti in regola: alla famiglia sarà concesso l’utilizzo delle cucine del ristorante della spiaggia per preparare il pasto, che deve essere frullato proprio per i gravi problemi di disfagia, alla ragazzina in carrozzina. Tutto è bene quel che finisce bene dunque. «Non si tratta di un divieto inserito nel regolamento, ma di un’ordinanza che noi siamo tenuti a far rispettare. - spiega il presidente di Venezia Spiagge, Pierluigi Padovan -. Ci eravamo fin da subito messi a disposizione della famiglia per trovare soluzioni alternative: abbiamo offerto la possibilità di scaldare il cibo nel forno a microonde che si trova nel nostro ufficio, o un accordo per l’utilizzo del ristorante. Nel regolamento che abbiamo fatto firmare a tutti i clienti all’inizio della stagione, c’è il divieto, riportato in evidenza, di portare o lasciare fornellini in capanna. Può essere molto pericoloso. Siamo pronti ad andare incontro alle esigenze particolari, come in questo caso, ma le regole delle autorità competenti devono essere rispettate”. 

Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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