Altri 4 richiedenti asilo positivi alla Cri. A Jesolo è alta tensione

Domenica 26 Luglio 2020 di Giuseppe Babbo
Altri 4 richiedenti asilo positivi alla Cri. A Jesolo è alta tensione
JESOLO- Nuovi contagi alla Croce Rossa, confermati i 4 casi positivi. Si tratta di quattro richiedenti asilo che si trovavano già in isolamento preventivo dopo i 43 positivi scoperti la scorsa settimana tra un operatore e 42 migranti, tutti trasferiti a Cavarzere. Ma come da prassi a metà quarantena sono stati effettuati dei nuovi tamponi per monitorare l'evolversi della situazione.

Per questo i tecnici del dipartimento di prevenzione dell'Ulss4 hanno consegnato al personale sanitario della Cri i test che materialmente hanno effettuati i tamponi sui migranti scoprendo i 4 nuovi positivi, tutti asintomatici e già in isolamento all'interno della struttura. E in questo senso va ricordato che gli 85 ospiti ancora presenti al centro, erano stati divisi in moduli per evitare ulteriori contagi nel caso di ulteriori positivi. Se per domani il sindaco Valerio Zoggia attende di ricevere un report completo su quanto emerso, il centro continua a rimanere presidiato notte e giorno dalle forze dell'ordine che hanno blindato l'ingresso e pattugliano l'intero perimetro della struttura, spiaggia compresa. Massima, quindi, l'attenzione mentre per il momento dalla Cri non è stato rilasciato alcun commento. Da registrare, invece, un certo malcontento che si starebbe diffondendo tra gli stessi profughi, come testimonia lo striscione appeso fuori da una delle finestre del centro con le scritte Non c'è Covid qui e Siamo chiusi per niente. In città intanto continuano ad aumentare le richieste di chiusura del centro. Nei giorni il Comune ha scelto di intraprendere la linea dura e il sindaco Valerio Zoggia, dopo aver ricevuto mandato da tutti i capigruppo, invierà una richiesta ufficiale al Ministero dell'Interno per proporre la chiusura del centro. Un appello che ieri è stato ribadito nuovamente da Christofer De Zotti e Lucas Pavanetto di Jesolo Bene Comune.

«Chiediamo dicono i due consiglieri l'immediata evacuazione della struttura, quanto accaduto conferma l'assenza delle condizioni per far continuare a rimanere in città un gruppo così numeroso di richiedenti asilo. Se è vero che la situazione nel nostro territorio rimane sotto controllo, va comunque sottolineato che Jesolo non può continuare a sopportare questo tipo di presenza». Dura, ancora una volta, la presa di posizione di Alberto Maschio, presidente dell'Associazione jesolana albergatori che ribadisce la necessità di fare chiarezza su quanto accaduto all'interno del centro nelle ultime settimane. «Ancora di più oggi, dopo la seconda tornata di tamponi sottolinea Maschio è evidente che va chiarito cosa è successo in questa struttura, accertando ogni eventuale responsabilità. Ben venga la richiesta dell'Amministrazione comunale di chiedere la sospensione dell'accoglienza ai migranti, anche noi siamo convinti che per questa struttura debba essere riconvertita in altro. Nessuno vuole mandare via nessuno, ma è stata la stessa Cri a mettere in vendita il centro, fino ad oggi senza trovare un acquirente. Forse il primo passo per riuscire a venderlo è quello di svuotarlo, creando le condizioni per una sua cessione». 

IL BILANCIO
E intanto, il conteggio totale parla di 99 positivi attualmente nel Veneziano (dall'inizio dell'emergenza si sono registrati 2.779 casi). Fermi a 306 i decessi, 2.374 invece i negativizzati. In questo momento, l'area metropolitana lagunare è la seconda tra le province del Veneto per numero di contagi, seconda solamente a Padova (226), e davanti a Treviso (94) e Verona (60).
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