«Risveglio con puzza di fumo dopo il panevin». Scoppia la polemica a Jesolo e a Cavallino Tre-Porti

Lunedì 15 Gennaio 2024 di Giuseppe Babbo
«Risveglio con puzza di fumo dopo il panevin». Scoppia la polemica a Jesolo e a Cavallino Tre-Porti

JESOLO - Bruciano i panevin dell'Epifania rinviati di una settimana per effetto del maltempo e puntuale si riaccende anche la polemica sulla qualità dell'aria.

Diverse, ieri mattina, le segnalazioni. A partire dal litorale dove sono stati accesi due pan e vin nel Comune di Cavallino-Treporti (prima a Cavallino e poi a Treporti) ma anche a Jesolo dov'è stato bruciato il falò allestito a Cortellazzo. Ma è probabile che sulla costa siano arrivati anche i fumi delle pire accese nei comuni dell'entroterra che hanno recuperato l'evento sabato sera.

LA POLEMICA

Puntuale, dunque, la polemica e in molti ieri mattina hanno messo sotto accusa i "pavineri" protestando per l'aria rimasta irrespirabile per diverse ore, segnalando anche occhi gonfi e gola irritata. Diverse le proteste a Treporti: «Ieri mattina aprire le finestre di casa era impossibile», hanno riferito alcuni residenti. Uguali le proteste a Cavallino: «Ogni anno il problema è sempre lo stesso dicono altri abitanti negli ultimi giorni la qualità dell'aria era migliorata, da sabato sera è stato fatto un salto all'indietro». Proteste anche a Jesolo, soprattutto nella zona di piazza Marina: «Sabato sono stati bruciati solo i "pavineri" pubblici o comunque patrocinati dalle amministrazioni comunali sottolineano i residenti questi stessi falò però hanno determinato una puzza persistente e un'aria irrespirabile: c'è da chiedersi cosa è stato effettivamente bruciato e come sono stati fatti i controlli».

LE PROTESTE

A protestare sono state anche diverse famiglie di Jesolo Paese: «Amiamo la tradizione è il commento raccolto - ma ogni anno si crea questa situazione quantomeno spiacevole. Va trovata una soluzione per tutelare da una parte le usanze e dall'altra la salute pubblica e l'ambiente». A Cavallino-Treporti nei giorni scorsi Gianluigi Bergamo presidente dell'associazione "Verdelitorale" aveva proposto di usare i laser, come accade in alcuni comuni del Trevigiano, per tutelare tradizioni e qualità dell'aria. Una proposta per il momento bocciata, mentre a rispondere alle tante proteste è stata la sindaca di Cavallino-Treporti Roberta Nesto: «E' vero spiega ieri mattina nell'aria c'era puzza di fumo ma poi nel corso delle ore la situazione è nettamente migliorata. Si tratta solo di avere un po' di pazienza. Ricordo che stiamo parlando di una tradizione antica e molto sentita da tutta la popolazione che merita di essere tutelata. Anche negli ultimi giorni sono stati effettuati i controlli del caso: a bruciare è stato solo materiale vegetale».

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