JESOLO - La Polizia Locale di Jesolo ha denunciato un 30enne nigeriano per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuti generalità. Il giovane africano è stato notato chiedere l’elemosina con un cappello da baseball in mano all’ingresso di un supermercato di via Cristofori , azione che vìola il regolamento di polizia urbana che vieta di praticare l’accattonaggio. Avvicinato da una pattuglia il 30enne si è impaurito ed è scappato.
Inseguito a piedi è stato notato entrare in un edificio di via Ferrari dove ha sede un’attività commerciale. Qui, il nigeriano, ha guadagnato la porta dei bagni e si è chiuso dentro. Gli agenti della Polizia Locale a quel punto hanno iniziato una trattativa verbale per farsi aprire la porta spiegando al giovane che non correva pericoli particolari. Non avendo successo il dialogo verbale, i vigili si sono così visti costretti a richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Giunti sul posto i pompieri hanno aperto la porta del bagno e gli agenti della polizia locale, anche se con qualche difficoltà, sono riusciti a bloccare il nigeriano e a portarlo in caserma per l’identificazione malgrado continuasse ad essere molto agitato e timoroso. Una volta accertata la sua identità e il possesso di un permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Venezia è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di generalità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Inseguito a piedi è stato notato entrare in un edificio di via Ferrari dove ha sede un’attività commerciale. Qui, il nigeriano, ha guadagnato la porta dei bagni e si è chiuso dentro. Gli agenti della Polizia Locale a quel punto hanno iniziato una trattativa verbale per farsi aprire la porta spiegando al giovane che non correva pericoli particolari. Non avendo successo il dialogo verbale, i vigili si sono così visti costretti a richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Giunti sul posto i pompieri hanno aperto la porta del bagno e gli agenti della polizia locale, anche se con qualche difficoltà, sono riusciti a bloccare il nigeriano e a portarlo in caserma per l’identificazione malgrado continuasse ad essere molto agitato e timoroso. Una volta accertata la sua identità e il possesso di un permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Venezia è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di generalità.