Ispettori del lavoro, blitz di Carnevale
I commercianti: «Momento sbagliato»

Lunedì 20 Febbraio 2012 di Michele Fullin
Campo Santa Margherita, una delle zone più controllate (fotoAttualità)
VENEZIA - Dopo Cortina, le altre localit sciistiche e poi alcune grandi citt, era nell’aria che i controlli arrivassero anche a Venezia in pieno Carnevale. E cos stato. Mentre la citt era invasa da quasi 100mila persone, una squadra di ispettori del lavoro ha fatto controlli a tappeto in negozi e pubblici esercizi.



Tra le prime zone ad essere controllate, quella di campo Santa Margherita, caratterizzata da una elevatissima concentrazione di bar, ristoranti, pizzerie e attività artigianali di produzione e vendita di alimenti. L’obiettivo era controllare se il personale fosse in regola e che non fossero stati assunti dei rinforzi in "nero". In buona parte dei casi, pare che l’operazione non abbia portato alla scoperta di particolari sacche di lavoratori sconosciuti agli istituti previdenziali, ma anche chi era in regola non ha mancato di sottolineare come queste operazioni suonino come l’ennesima mazzata sul lavoro autonomo giusto in tempo di crisi e calo degli incassi.



Tuttavia, dopo il tam-tam inevitabile per il blitz di fine anno a Cortina, un’attività simile in centro storico durante i giorni caldi del Carnevale era largamente attesa dagli operatori. «I controlli - commenta il direttore dell’Associazione esercenti, Ernesto Pancin - ci sono sempre stati e si svolgono quasi quotidianamente. Se posso permettermi un appunto, non posso non notare come questo non fosse il momento giusto. Nel pieno della confusione, gli esercenti forse non erano attrezzati come in altri momenti a fornire la tutta la documentazione in tempi brevi. E, pur avendolo fatto, hanno dovuto "servire" gli ispettori prima dei loro clienti».



Qualche giorno fa era stata la Guardia di finanza a svolgere controlli, che avevano portato alla chiusura di tre attività commerciali a causa della mancata emissione di scontrino fiscale. Tra i commercianti si percepisce un senso di frustrazione per quanto sta accadendo in questo periodo.



«Tra una visita della Finanza e una del Nas - racconta un negoziante - siamo costretti a spiegare sempre le stesse cose e quando tutto è in regola le pattuglie se ne vanno senza rilasciare alcun verbale. È per questo, forse, che risultano percentuali altissime sulle verifiche. Bella forza, se i controlli negativi non risultano da nessuna parte».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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