VENEZIA - Da quando è scoppiato lo scandalo Mose la procura della Repubblica di Venezia è letteralmente inondata di lettere anonime nelle quali si denuncia ogni genere di malaffare legato in qualche modo all'inchiesta, politica compresa.
Ma le parole del procuratore pronunciate oggi parlano chiare: «Basta lettera anomine, non saranno prese in considerazione - spiega Luigi Delpino - chi vuole denunciare ci metta la faccia».
Nel frattempo Giancarlo Galan annuncia una conferenza stampa a Montecitorio il prossimo lunedì nella quale illustrerà la sua memoria difensiva: il titolo della conferenza è "Adesso parlo io".