SANTA MARIA DI SALA - Il Gruppo Piovan chiude un anno da record all'insegna dell'economia circolare: il bilancio approvato dal consiglio di amministrazione il 23 marzo scorso attesta ricavi per 287 milioni di euro e un ulteriore rafforzamento della leadership mondiale del gruppo nelle automazioni industriali per il trasporto e il trattamento di polimeri, plastiche riciclate e polveri alimentari.
LE RAGIONI DEL SUCCESSO
«E' l'anno dei record: abbiamo superato anche il 2018 che era stato finora l'anno migliore. A dirlo è il Presidente Esecutivo Nicola Piovan, il quale spiega le ragioni di un successo che dal 1934 ad oggi non ha fatto che aumentare: Per prima cosa, abbiamo sempre investito nelle persone ed ora ci avviciniamo ai 2000 dipendenti, sulla cui formazione abbiamo ulteriormente investito (+62%). Ma la chiave è il nostro orientamento alla Corporate Sustainability, assieme all'impegno nella Ricerca & Sviluppo: abbiamo 211 esperti, che si dedicano all'innovazione in ottica sostenibilità: gli ultimi brevetti infatti sono al 90% dedicati all'economia circolare. Altro fattore determinante del successo è il plusvalore di Piovan nel servizio al cliente: 220 tecnici (ante acquisizione) a disposizione 7 giorni su 7, che fanno formazione continua, che studiano le soluzioni ad hoc per i clienti, forniscono i ricambi, effettuano le installazioni di impianti che sono tagliati su misura come l'abito di un sarto. È l'Amministratore Delegato Filippo Zuppichin a introdurre l'importanza del tema economia circolare strategica per il futuro economico e ambientale del mondo.
Piovan si posiziona al 29. percentile nella classifica globale Sustainalytics, al 5. percentile nella sottocategoria dei macchinari industriali. I temi ambientali sono molto sentiti in Europa, molto meno in Nord America ma prevediamo che cresceranno presto anche lì, dove ci troveremo in posizione di vantaggio per penetrare il mercato grazie alla recente acquisizione di Ipeg.
Il prossimo futuro sarà contribuire alla catena del riciclo. Comincia a scarseggiare il materiale riciclato e l'immondizia che produciamo deve diventare una sorgente di materia prima. prosegue Zuppichin - Questo è il salto di qualità, un salto culturale. È inoltre un tema sociale e legislativo. Il mercato è maturo in Europa e nel mondo lo sarà a breve. E noi siamo pronti per cogliere tutti gli aspetti positivi di questo cambio di mentalità. Il nostro obiettivo è fornire ai clienti le migliori tecnologie possibili affinché possano lavorare la plastica riciclata con i più alti standard qualitativi, ottimizzando gli impatti e offrendo prodotti affidabili, alto performanti e di design».