VENEZIA - La nave dell'Esercito abbandona le stellette, ma rimane in rotta. Excellent, questo il nome, di proprietà della Visentini Giovanni trasporti fluviomarittimi, è stata ceduta, come conferma lo stesso armatore Giovanni Visentini: «Il Moa (memorandum of agreement, ndr) è stato firmato e la chiusura dell'operazione è prevista a fine mese a Venezia. Attualmente la nave si trova ferma nel porto di Brindisi perché ha terminato il proprio impiego al servizio del ministero della Difesa per sopraggiunto limite d'età». Costruita nel 1994 dal cantiere croato Kraljevica, questa nave passerà ora nelle mani di una società greca per circa 3,8 milioni di euro. «Il prezzo, decisamente superiore al valore di mercato, riflette l'elevato interesse riscontrato per una nave che ha attirato una dozzina di potenziali acquirenti», aggiunge Visentini. Un rapporto con la Difesa durato 32 anni. Ricorda l'armatore veneto: «Un lavoro che mi ero inventato andando a proporre ai vertici del ministero di dotarsi di una nave per trasferire i reggimenti, invece di noleggiare naviglio a caro prezzo».
IL FUTURO
Ora Visentini guarda alla possibilità di nuove costruzioni: «Stiamo decidendo il da farsi sul fronte dei nuovi acquisti, stiamo valutando la propulsione da scegliere per le navi del futuro, in collaborazione con alcuni cantieri cinesi. L'idrogeno lo vedo ancora troppo lontano. Considero con attenzione il Gnl ma anche il bioetanolo, visto che con la mia famiglia siamo i più grandi produttori di mais degli Stati Uniti». Le nuove navi che ha in mente l'armatore «saranno con ogni probabilità bulk carrier (navi per trasportare merci non -liquide). È invece improbabile che decida di far costruire altre navi-traghetto (l'ultima è stata la Rosa dei Venti noleggiata a Grandi Trasporti Marittimi) perché «di questo tipo di navi ne stanno costruendo tantissime e il mercato va progressivamente consolidandosi in mano a pochi attori». In altri segmenti, invece, «c'è più spazio per fare navi che possano incontrare un'elevata domanda da parte di noleggiatori e società armatoriali».