Fossò. Prende la moglie per i capelli e la colpisce con calci e schiaffi, 51enne a processo

Giovedì 14 Dicembre 2023 di Marco Aldighieri
Prende la moglie per i capelli e la colpisce con calci e schiaffi, 51enne a processo

FOSSO' - La relazione sentimentale con la moglie è terminata e lui, un 51enne di Massanzago (Padova), non lo ha mai accettato diventando un incubo per la madre dei suoi figli. Accusato di due episodi di lesioni personali aggravate e di una tentata violazione di domicilio, si trova ora a processo davanti al giudice del Tribunale monocratico.

Ieri la Procura ha chiesto per lui una condanna a 8 mesi di carcere per le botte rifilate all'ex compagna, ma l'assoluzione per il tentativo di entrare nell'abitazione di lei. I suoi due legali hanno chiesto l'assoluzione. La lettura della sentenza è stata fissata per il prossimo 31 di gennaio.

I FATTI

Il 51enne, secondo l'accusa, sarebbe entrato in azione tra il luglio del 2019 e il gennaio del 2020. L'episodio più violento si sarebbe verificato a Massanzago, il 19 luglio di quattro anni fa. L'uomo avrebbe affrontato la sua ex moglie, 45 anni e difesa dall'avvocato Alfredo Zabeo del foro di Venezia, afferrandola per i capelli, spingendola e colpendola con un calcio alle gambe e una violenta manata sul viso. La donna dolorante, originaria di Dolo, è stata costretta a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso ed è stata dimessa con una prognosi di venti giorni. All'indomani dell'aggressione da parte dell'ex marito, la 45enne ha deciso di trasferirsi e di andare a vivere insieme ai figli a Fossò, a casa dei suoi genitori. Ma passati circa sei mesi il 51enne, roso dalla rabbia, è tornato alla carica e questa volta si è spinto fino all'abitazione dei suoi ex suoceri. L'uomo ha aperto il cancello del giardino della casa ed è entrato, affrontando ancora una volta l'ex moglie terrorizzata. Anche in questa occasione, secondo l'accusa, l'imputato è diventato violento ferendo la madre dei suoi figli. La donna, come nel primo episodio, ha dovuto ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale. Le hanno diagnosticato la distorsione di due dita della mano destra, giudicata guaribile in dieci giorni.

La 45enne, intimorita tanto da avere paura per la sua incolumità, già nel luglio del 2019 ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Trebaseleghe (Padova) e sono scattate le indagini. Gli inquirenti hanno acquisito le cartelle cliniche della donna e in un secondo momento hanno sentito il racconto di almeno sei persone tra amici e parenti della mamma vittima dell'ex marito. Le stesse hanno poi sfilato in aula come testimoni per la pubblica accusa. Davanti al giudice hanno ricostruito il carattere, a volte violento, del 51enne imputato.

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