Chioggia. Ragazza palpeggiata alla festa, cadono le accuse contro due ventenni

Sabato 22 Luglio 2023 di Gianluca Amadori
Chioggia. Ragazza palpeggiata alla festa, cadono le accuse contro due ventenni

CHIOGGIA - Erano accusati di violenza sessuale per aver palpeggiato una coetanea nel corso di una festa a casa di amici. Due giovani di poco più di vent'anni sono stati prosciolti dalla giudice per l'udienza preliminare di Venezia, Benedetta Vitolo, secondo la quale gli elementi di prova raccolti durante le indagini erano contraddittori e, sulla base della nuova riforma voluta dall'allora ministra della Giustizia, Marta Cartabia, non sufficienti a giustificare un rinvio a giudizio.
Si è concluso così il procedimento penale relativo ad un episodio che risale all'agosto del 2017, finito all'attenzione degli inquirenti sulla base della denuncia presentata da una ragazza che era stata costretta a rivolgersi alle cure dell'ospedale per il troppo alcool assunto durante una festa trascorsa assieme agli amici.


LA DENUNCIA
Qualche giorno più tardi, dopo essersi ripresa dagli eccessi della serata, la ragazza decise di sporgere una querela, raccontando di essere stata palpeggiata da più di un coetaneo all'interno dei locali dove si era tenuta la festa.
Sull'episodio fu aperto un fascicolo d'inchiesta e gli investigatori ascoltarono anche numerosi ragazzi che erano presenti e che hanno riferito di un'atmosfera particolarmente su di giri, come conseguenza dell'elevata quantità di alcool bevuto. In particolare raccontarono che la ragazza, visibilmente ubriaca, si era seduta sulle ginocchia di più di un ragazzo, per poi baciarlo sul collo lasciandogli il segno del rossetto. Il tutto in un clima di allegria e divertimento. Un amico della ragazza ha dichiarato di aver assistito ad alcuni palpeggiamenti all'esterno, nel parcheggio, episodio non riferito dalla denunciante.
La ragazza non si è costituita parte civile al processo e quando è stata nuovamente ascoltata ha dichiarato di non ricordare l'accaduto. La difesa dei due imputati, gli avvocati Loris Codato e Giuseppina Grofcich, hanno valorizzato le discrepanze emerse dalle varie deposizioni, sostenendo che non vi era prova dei contestati palpeggiamenti, con particolare riferimento alla connotazione sessuale dei presunti comportamenti tenuti dai due ragazzi, considerata la situazione giocosa che si era venuta a creare alla festa. I due giovani, hanno sottolineato i legali, sono bravi ragazzi, senza alcun precedente penale.
A conclusione dell'udienza preliminare, la giudice Vitolo ha emesso sentenza di non doversi procedere ritenendo che agli atti non vi siano elementi sufficienti a sostenere un processo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci