Al setaccio la zona industriale di Fossò dove la notte della scomparsa è stata avvistata la Fiat Punto nera dei ragazzi

Impiegati droni, un elicottero, squadre cinofile ed i sommozzatori dei pompieri

Giovedì 16 Novembre 2023 di Vittorino Compagno
Ricerche a Fossò

VIGONOVO/FOSSO’ - Massiccia e nuova presenza di forze dell’ordine ieri nella zona industriale di Fossò, dove sabato notte è stata rilevata la presenza di Filippo Turetta e della sua Fiat Punto. Si cerca un corpo ed è fin troppo facile supporre che sia quello di Giulia Cecchettin, studentessa 22enne di Vigonovo nonché sua ex fidanzata, che manca dalla propria abitazione di via Aldo Moro 12 da sabato sera. Mentre intorno alle 11 di ieri mattina i familiari di Giulia sono stati convocati nella caserma dei carabinieri di Vigonovo e lì sono rimasti per 4 ore (ne riferiamo a pagina 2 del fascicolo nazionale). Da almeno 3 ore prima un vasto spiegamento di militari, con squadre cinofile, droni e un elicottero che ha sorvolato a lungo la zona, si sono concentrati nell’area industriale di Fossò. Presenti sul posto i vigili del fuoco con una equipe di sommozzatori, che hanno ispezionato da terra e dall’alto il territorio, compresa una strada sterrata che si perde tra la campagna di Vigonovo.

I FIUMI
Perlustrato anche, senza alcun esito, il tratto dello scolo consorziale Bacchiglione che scorre lungo tutto il lato nord dell’area produttiva. Alle 12.30 è stato dato il rompete le righe e tutti sono tornati nelle rispettive caserme. Le forze dell’ordine non hanno rilasciato dichiarazioni sul motivo della loro presenza in zona. Per tutta la giornata di martedì, invece, le ricerche si erano concentrate lungo i fiumi della zona. Mentre un elicottero dei vigili del fuoco ha sorvolato a lungo i corsi d’acqua del Brenta-Cunetta, del Naviglio Brenta e dell’idrovia Padova-Venezia, squadre di sommozzatori hanno perlustrato le rive con i gommoni.
Giulia Cecchettin aveva deciso di interrompere la relazione con Filippo ad agosto, ma lui non si era mai rassegnato e la cercava ancora. Come sabato, quando si è presentato nella sua abitazione per chiedergli di stare un po’ insieme. Lei ha acconsentito e con l’auto dell’ex fidanzato si sono diretti verso il centro commerciale “Nave de Vero” di Marghera. Oggi a Padova la ragazza avrebbe dovuto laurearsi e pare volesse acquistare un vestito o delle scarpe per l’occasione. Forse si sono recati alla “Nave de Vero” proprio per tale motivo. Dopo avere cenato al McDonald’s hanno preso la via di casa, ma nella sua abitazione Giulia non ha mai fatto ritorno. Forse lungo la strada hanno litigato. Le telecamere di sorveglianza in dotazione al comando di Polizia locale dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta hanno registrato a Fossò varie volte il transito della Punto nera. Più tardi cellulare di Turetta si è agganciato a una cellula telefonica che lo ha collocato nella zona industriale dello stesso paese. Poi dei due si è persa ogni traccia e dalle 22.43 i cellulari di entrambi sono risultati spenti. Lunedì mattina, intorno alle 7.30, il guardiano dell’azienda calzaturiera “Manufactures Dior Srl”, ubicata in via Quinta Strada a Fossò, ha notato sull’asfalto evidenti tracce di sangue. Macchie che formavano una scia lunga una ventina di metri. Le prime partivano dal centro della sede stradale e si spostavano verso il marciapiede a ovest della via. Inizialmente le macchie avevano un diametro tra i 20 e i 30 centimetri, poi si allargavano fino a confluire in un’ultima e grande impronta del diametro di circa un metro, per tre quarti giacente sulla strada e per un quarto sopra il marciapiede. L’uomo ha subito dato l’allarme alle forze dell’ordine e sul posto sono giunte varie pattuglie di carabinieri, la squadra scientifica e ununità specializzata nell’utilizzo dei droni. Perfino troppo per pensare ad un incidente stradale.

LA TELECAMERA 
L’unica telecamera pubblica esistente nella zona industriale di Fossò è ubicata in via Prima Strada, ma dai filmati non è risultato alcun passaggio della Punto di Filippo Turetta. Martedì mattina la strada è stata lavata dai mezzi di Veritas e tutte le tracce di sangue presenti in via Quinta Strada sono sparite. Nella zona produttiva non ci sono abitazioni e nessuno, né sabato notte ne’ durante la giornata di domenica, aveva notato nulla. Ma allora a chi appartengono quelle macchie di sangue?

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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