ERACLEA - Nessuno sgombero dei 135 profughi dal condominio Mimose di Eraclea. Ma obbligo di garantire il rispetto del regolamento condominiale che comporta, quindi, drastiche limitazioni ai comportamenti. Lo ha stabilito ieri il Tribunale di Venezia decidendo in merito al ricorso presentato dall’amministratore del condominio in polemica con la decisione della Prefettura di ospitare nell’edificio oltre un centinaio di rifugiati. Il giudice ha ordinato all’Immobiliare Veneziana di far cessare «ogni accesso se non urgente e straordinario a spazi comuni, infermeria e servizi collettivi nelle ore di riposo»; di fare in modo che «le porte degli appartamenti e i portoni di accesso siano tenuti chiusi» o, in alternativa, che sia stabilita vigilanza fissa permanente davanti ai portoni; di impedire «ogni utilizzo delle parti condominiali per stendere biancheria o altro»; di provvedere a fornire ogni appartamento «di illuminazione in ogni stanza e di apparecchiature di aspirazione nei bagni ciechi»; di rispettare, infine, il limite di 3 persone per alloggio, come stabilito dal regolamento comunale.
Ultimo aggiornamento: 11:19
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