E’ caos nel settore dell’edilizia nella Città Metropolitana di Venezia, dopo l’entrata in vigore del Decreto antifrode di pochi giorni fa, contenente misure per il contrasto alle frodi nell’ambito delle agevolazioni fiscali ed economiche su tutti i bonus edilizi, compreso il cosiddetto Superbonus 110%.
“Il Governo – aggiunge Martin - invece di occuparsi di risolvere i problemi che stanno rallentando la crescita economica, come la carenza e i costi eccessivi delle materie prime, oppure la mancanza di manodopera, si impegna a complicare la vita a chi vuol fare impresa e, nel caso degli ecobonus, a bloccare il cammino verso la sostenibilità ambientale”. Martin affronta poi la questione di quelli che definisce i “pasticci legislativi” eseguiti dal Governo nell’ambito dei bonus edilizi, soffermandosi in particolare su quelli applicati ai bonus al 50% e al 65%. “Non si capisce perché – puntualizza Martin - si sia scelto di complicare la procedura anche per i bonus tradizionali, quelli al 50% e al 65%, che in tutti questi anni non avevano creato nessun problema, sono stati un volano economico importante, hanno fatto emergere il lavoro nero e aumentato il volume delle imposte e il gettito iva. Ora invece, con le ultime novità del Decreto antifrode, per cambiare una semplice caldaia oppure un paio di infissi con lo sconto in fattura o con la cessione del credito, bisognerà seguire lo stesso iter complesso del Superbonus 110%”.