Vaccini, l'Ulss 3 riparte. Ecco altre 25mila dosi da prenotare

Domenica 4 Luglio 2021 di Alvise Sperandio
Il Pala Expo di Marghera, sede dell'hub vaccinale dell'Ulss 3

VENEZIA - L’Ulss 3 Serenissima riapre le prenotazioni per le prime dosi di vaccino contro il Covid.

Non da subito, ma tra un mese, e per la precisione dal 5 agosto, ma intanto si può già prendere l’appuntamento: 25 mila, i nuovi slot messi a disposizione per tutta la popolazione vaccinabile, quindi dai 12 anni in su, pari a un migliaio di dosi al giorno fino ai primi di settembre. Opportunità che ritorna dopo diverse settimane in cui, sulla base delle forniture ricevute, è stato possibile garantire solo le oltre 120 mila prenotazioni già effettuate tra prime dosi e richiami, visto che mai è successo che sia saltato un appuntamento. 


IL NUOVO ASSALTO
Scatta, così, una nuova, maxi operazione vaccinale che, rispondendo anche all’appello lanciato dal presidente della Regione Luca Zaia, servirà a contrastare il rischio di contagio da varianti del virus, in questo momento il motivo più grave di preoccupazione sul fronte pandemico. 
Il tutto, mentre l’azienda diretta da Edgardo Contato accelera anche sul secondo canale della prevenzione, offrendo pure l’opportunità di sottoporsi a tamponi gratuiti e ad accesso libero per tutti coloro che partecipano a eventi pubblici, culturali, cerimonie civili e religiose, campi e vacanze estive, stage di formazione. Nel richiederlo, l’interessato dovrà autocertificare la propria posizione, ad esempio - solo per dirne una - spiegando che farà l’animatore a un gruppo di ragazzi della parrocchia in montagna. 
Lo stesso tampone, sempre gratuitamente e ad accesso libero, viene proposto in simultanea anche a chi va a vaccinarsi e a chi si reca in ospedale o in casa di riposo a visitare i propri cari o, comunque, fa ingresso in sedi sanitarie. Le informazioni dettagliate su luoghi, orari e modalità sono in via di pubblicazione sul sito dell’Ulss 3 Serenissima. La quale, nel frattempo, sempre con l’obiettivo di contrastare il più possibile il rischio di diffusione delle varianti, ha deciso di mandare una lettera di sollecito personalizzata a tutti gli over 60 e ai soggetti che rientrano nella categoria degli “estremamente vulnerabili” per ricordare loro l’importanza di vaccinarsi: stando ai dati del report diffuso alla Conferenza dei sindaci, a oggi sono scoperti circa 15 mila ultrasessantenni su una platea di 83 mila persone, circa 8.500 ultrasettantenni su una platea di 70.500 persone e più di 5.500 estremamente vulnerabili su una platea di quasi 32 mila persone. 


CHI NON SI VACCINA
Peraltro, che tra le persone più avanti con gli anni, tra i 60 e gli 80, ci sia più di qualche refrattario alla profilassi, lo conferma il fatto che nelle farmacie, pur se disponibile, non viene utilizzato il vaccino monodose Johnson&Johnson che è specificamente riservato a queste classi: segno che chi si è vaccinato si è vaccinato e chi è ancora fuori difficilmente ci ripensa. Al contrario, nelle farmacie dove si è cominciato a vaccinare, la richiesta di Moderna è altissima, superiore alle disponibilità. 
«In una mezza giornata sono arrivate 60 richieste. A chiedere di vaccinarsi sono soprattutto i ragazzi di 20/30 anni che si muovono per le vacanze e chiedono il Green pass», spiega Andrea Bellon, titolare della farmacia Ai Due Delfini D’Oro di via Bissuola e presidente di Federfarma Venezia e Veneto. «Tre fiale a settimana, corrispondenti a 30 dosi, sono poche e per forza dobbiamo stilare delle liste d’attesa tenendo conto che vanno previsti i richiami», sottolinea la dottoressa Francesca Monterastelli dalla farmacia Al Doge di via San Donà dove i vaccini vengono somministrati in un gazebo con accesso da via Cadore. Una postazione parte ce l’ha anche la farmacia comunale (di Ames) Garibaldi, dove ieri mattina la gente si è messa in coda per fare il tampone. 


LE VOCI
«Siamo pronti per partire per le ferie e vogliamo essere tranquilli», ha affermato una coppia di marito e moglie. 
Le farmacie aderenti provincia sono 43, nessuna però in centro storico dove le opportunità logistiche sono più complicate. Al momento è operativa una dozzina. In alcune di queste il lavoro è così tanto, al banco e nelle postazioni per tamponi o vaccini, che è quasi impossibile prendere contatto telefonicamente, con la linea che suona libera senza che qualcuno risponda alla cornetta.

Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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