Brugnaro: «Caro premier Conte, ascolti le proposte che arrivano dai sindaci»

Sabato 21 Marzo 2020 di Luigi Brugnaro
Il sindaco Luigi Brugnaro
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Desidero iniziare questa mia riflessione ringraziando di cuore il Premier Giuseppe Conte, i Presidenti delle Regioni più colpite e in primis il mio amico Luca Zaia per l’enorme lavoro e passione che stanno dimostrando dall’inizio di questa crisi. Fin dalla prima ora mi sono messo a disposizione della Regione e del Governo per ottemperare alle loro decisioni con spirito leale e collaborativo. Per questo motivo ho deciso di non emettere alcuna ordinanza comunale che avrebbe potuto contribuire a creare ulteriore confusione nella popolazione. Con questi presupposti penso di potermi permettere di avanzare qualche suggerimento rispetto alla gestione del Dopoguerra.
L'approvazione del Decreto #CuraItalia è sicuramente una prima risposta e positiva nelle sue intenzioni, ma la misura va rapidamente corretta su alcuni punti anche tecnici. Manca nella norma, quasi del tutto, la parte che riguarda i Comuni e le loro partecipate, è incompleta anche la parte della copertura finanziaria per poter soddisfare gli ammortizzatori sociali. Bisognerebbe tranquillizzare il settore turistico e tutta la sua filiera - Guide, Autisti, Taxisti - prevedendo almeno 12 mesi di cig dato che la stagione attuale è già seriamente compromessa.
Come Sindaco sono sempre stato filogovernativo, a maggior ragione quando si tratta di affrontare assieme momenti di grande crisi. Governo e Regioni stanno gestendo direttamente l'emergenza sanitaria, ma noi Sindaci siamo in prima linea da settimane, siamo stremati e non possiamo essere lasciati da soli. Ci stiamo arrangiando in tutto, dal recuperare i DPI a ricercare i prodotti per sanificare, dall'attuazione delle disposizioni governative e regionali al mantenimento delle attività essenziali come raccolta differenziata, mobilità, sociale. Occorre che il Governo preveda coperture immediate o le città saranno costrette a ridurre drasticamente i servizi anche in futuro. Rischiamo un crollo verticale delle entrate: ecco perché Tari, Imu, imposta di soggiorno, Cimp, Cosap potrebbero essere messe a bilancio con il valore 2019 e garantite da CDP. Voglio soffermarmi sul TPL: ritengo che la cig in deroga per 9 settimane sia solo per tamponare l'emorragia, mentre servono almeno 12 mesi di ammortizzatori sociali per tutto il settore dei trasporti visto l'azzeramento del fattore turismo. Inoltre, come fatto per il comparto aereo, va creato un finanziamento ad hoc per i capoluoghi metropolitani, che sono per natura i più colpiti: un piano che consenta il riequilibrio totale dei contratti di servizio.
Il Governo abbia il coraggio di puntare i piedi con l'Europa: moratoria sul deficit/PIL per il 2020 e tanta liquidità nei sistemi economici, perché il primo problema per ripartire sarà proprio quello della difesa della produzione e del lavoro . Sul fronte pubblico, sono sempre stato il più ferreo censore del debito, ma davanti a questa tragedia, dico al Governo: Non abbiate paura di fare deficit! Noi, come Comuni non possiamo, lo Stato centrale e l'Europa si!. Imprenditori, lavoratori, cittadini esigono risposte immediate: dovrebbero avvenire con il tanto promesso decreto di aprile. Il Governo si affretti a discuterne con le parti sociali, ma soprattutto - lo ripeto - ascolti i Sindaci, che sono i primi ad interfacciarsi con i cittadini. Tantissimi mi chiamano e mi scrivono preoccupati di non trovare più il proprio posto di lavoro quando l'emergenza finirà. A loro vorrei dare rassicurazioni che non li lasceremo soli. Ma i soldi stanziati per gli ammortizzatori sociali basteranno forse per un solo mese, i 600 euro per le partite iva sono veramente briciole, occorrono semplificazioni normative da rivedere per sburocratizzare i processi di ripartenza. Per ora, non mi resta che rimanere in trincea a fare il mio dovere raccomandando ancor una volta ai cittadini di rimanere in casa abbandonando i brutti pensieri con un sorriso di speranza rivolto ai più piccoli o con una telefonata di conforto ai nonni. Coraggio Governo, servono misure shock per l'economia, un vero e proprio Piano Marshall di sostegno a industria, commercianti, artigiani, albergatori, agricoltori, pescatori, partite Iva e a tutte quelle categorie che rischiano di pagare un conto salatissimo.
Lo shock serve subito, prima che sia troppo tardi, va programmato ora per l'istante dopo la fine della pandemia. Noi Sindaci siamo a disposizione per fare in modo che il nostro Paese possa ripartire ancora più forte, competitivo e unito di prima. #duriibanchi!
*sindaco di Venezia
 
Ultimo aggiornamento: 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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