Lasciano il lavoro a rischio e puntano sul vintage: ora vendono oggetti usati

Giovedì 17 Febbraio 2022 di Giacinta Gimma
MESTRE Il negozio di oggetti usati in via Monte Pelmo

MESTRE - Hanno soffiato su una torta di compleanno all’insegna della sostenibilità e del riuso. L’avventura di Davide Saccuman e della moglie Nicoletta Bottoss è cominciata un anno fa quando hanno deciso di aprire il “Mercatino franchising Mestre” in via Monte Pelmo, una laterale di via San Donà a Carpenedo al posto di un supermercato chiuso da dieci anni. Nel febbraio del 2021, i 500 metri quadri del loro spazio vendita erano deserti, ma, nell’arco di una settimana, è stato riempito di ogni genere di merce, dall’abbigliamento alla cucina anni Cinquanta. 
Il meccanismo per il mercatino, collegato al gruppo Mercatino srl di Verona, avviato nel 1995 e che conta circa 200 negozi in Italia, è semplice.

Hai oggetti usati? Fai una tessera gratuita, collegata ad un’app, porti quello che avevi in soffitta o in garage al mercatino dove vengono messi in vendita. Non appena questo accade, ti viene versata una percentuale per la vendita che va dal 50 per cento per oggetti del valore inferiore ai 500 euro fino al 70 per beni che abbiano un valore superiore ai mille euro. La “mission” è quella di togliere rifiuti dal mondo e dare loro nuovo valore. Lo scorso febbraio siamo stati invasi da clienti per portavano qualcosa da vendere, dai vestiti ai quadri. Malgrado le tre settimane di chiusura causa per lockdown pochi giorni dopo l’inaugurazione, l’attività sta procedendo bene.

«Sia io che Davide – racconta Nicoletta – siamo appassionati di vintage e di mercatini e quando, più di un anno fa, i settori in cui lavoravamo, Auchan io e nel porto lui, hanno cominciato a scricchiolare, abbiamo deciso di partire per questa nuova esperienza che ci ha permesso di assumere due collaboratrici».
Ogni giorno, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15,30 alle 19, il Mercatino di Carpenedo è riferimento per un centinaio di persone, non solo per chi acquista, ma anche per chi vuole fare quattro passi e vedere esposizioni di merci che variano di giorno in giorno e che spesso richiamano alla memoria ricordi del passato. Certi prodotti, come le biciclette per i piccoli, vengono proposte a “prezzo simbolico” per consentire anche a chi non naviga nell’oro di acquistarle. Si possono trovare anche abiti firmati a prezzi in saldo. «Buttare via, fa male al cuore. Rimettere in circolo cose che appesantiscono appartamenti e magazzini - conclude Nicoletta - dà loro nuova vita e ti permette di raggranellare qualche spicciolo magari per mangiare una pizza. Si evitano gli sprechi e si rende un servizio all’ambiente. Anche i prodotti più impensati vengono venduti perché, dopo un po’ di permanenza in negozio, vengono venduti a pochi euro per far largo a pezzi che, da vecchi, tornano ad essere nuovi».
 

Ultimo aggiornamento: 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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