Il Chelsea in vetta al mondo: tra i top manager (area scout) c'è il veneziano Claudio Damiani

Giovedì 24 Febbraio 2022 di Lorenzo Mayer
Claudio Damiani

LIDO - Dietro i successi del Chelsea prima vincitore della Champions League ed ora anche fresco campione del mondo per Club dopo aver battuto per 2-1 in finale il Palmeiras dopo i tempi supplementari. Al Mohammed Bin Zayed Stadium di Abu Dhabi ci sono anche, dietro le quinte, la passione, l'impegno e la competenza di un veneziano, Claudio Damiani, originario del Lido di Venezia dove tuttora risiede.

Damiani ricopre, per il club londinese, il ruolo di Senior Area Scout Italia e Sud Europa con incarico di monitoraggio di giocatori nei campionati professionistici Serie A, B, Primavera oltre all'osservazione degli stessi impegnati nelle squadre Nazionali Italiane ed estere. Si dedica così ad analisi dei campionati di Spagna, Portogallo, Austria, Svizzera, Grecia, Turchia. Una sorta di giramondo del pallone con base in laguna. A Londra è arrivato nel novembre 2019, e in questa veste, Claudio, 51 anni festeggiati lo scorso 7 giugno, ha conquistato anche, oltre alla Champions e al Mondiale di club, la Supercoppa Europea ed Europa League. Ovviamente il Mondiale per club rappresenta per lui una sorta di consacrazione professionale che gli ha dato grande gioia anche se non può comunicarla, in un'intervista personale, per gli obblighi interni al club. Per capire il suo modello di calcio, però, le fonti a cui attingere sono numerose: Claudio Damiani ha pubblicato due libri sulle metodologie di allenamento, nonché lo studio delle squadre avversarie come video match analyst, collaboratore della rivista Nuovo Calcio autore di apprezzati articoli su argomenti tecnico tattici.

Nel suo curriculum ha ricoperto molti ruoli anche assai diversi tra loro: è stato prima allenatore di squadre giovanili e professionistiche, collaboratore tecnico, vice allenatore. In serie A, nella stagione 2014-15, è stato collaboratore tecnico del Napoli per la prima squadra nello staff di Rafa Benitez portando a casa la vittoria della Supercoppa Italiana. Dal 2015 al 2017 come collaboratore tecnico del Venezia Football Club ha contribuito alla doppia promozione degli arancioneroverdi dalla D alla Serie B. Ho smesso di giocare presto iniziando ad allenare all'età di trent'anni prime squadre fino alla D, - racconta Claudio Damiani nel suo libro - e squadre Giovanili Nazionali (Berretti, Allievi, Giovanissimi). Successivamente, ho deciso di dedicarmi allo studio tattico delle squadre; ho letto molto, svolto ricerche (soprattutto letteratura anglosassone), da cui poi ne ho ricavato un libro. Nella stagione 2014-15 Riccardo Bigon mi ha dato la possibilità di lavorare sulle squadre avversarie per lo staff di Rafa Benitez nel Napoli. A inizio stagione 2015-16 ho sposato il progetto del direttore Perinetti in serie D. Tanti gli aneddoti. Uno cui tengo particolarmente è questo scriveva in un articolo per Nuovo Calcio - nella mia parentesi in Serie D ad Aosta (2009) ho fatto per un periodo il vice allenatore di Stefano Sottili e ho potuto cimentarmi nell'analisi da filmato. Ci si procurava i dvd delle squadre da affrontare con vari mezzi e passavo ore e ore ad analizzare fasi di possesso, transizioni e situazioni di palla inattiva stando attento, se il numero di maglia non era ben visibile, addirittura al taglio di capelli del giocatore da registrare. Dopo alcuni anni Sottili arrivò ad allenare nella mia città, Venezia, e mi manifestò il desiderio di conoscere il mago delle palle inattive: Gianni Vio; detto, fatto glielo presentai: una sera ci trovammo a cena a parlare di punizioni laterali, calci d'angolo e barriere, di tecnologia applicata al calcio, con palmari e pc accesi tra una portata e l'altra, bicchieri schierati a zona e forchette in diagonale; e lì mi aprii a 360° lasciando abbastanza stupiti i miei due interlocutori. Sapevano che avevo un certo debole per l'informatica applicata al calcio, che possiedo una discreta competenza tecnico tattica e in coro mi dissero: Claudio, dedicati alla match analysis, che qui in Italia sono tutti informatici ma pochi (per l'appunto) sono anche allenatori! Da lì è partito tutto.
 

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci