Centinaia di moldavi in coda per votare, scatta l'allarme assembramenti

Lunedì 16 Novembre 2020 di Davide Tamiello
Centinaia di moldavi in coda per votare, scatta l'allarme assembramenti
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MESTRE - Li hanno visti accalcarsi fin dalle prime ore del mattino. Uno alla volta si sono ammassati, scheda elettorale alla mano, davanti alla sede di via Sernaglia in un lungo serpentone che dall’ingresso è arrivato a circondare l’intero isolato. Le elezioni moldave sono state il caso di ieri: inevitabile, in tempo di restrizioni anti-Covid. Sono piovute telefonate in questura e alla polizia locale per segnalare quello che, di fatto, è stato il più imponente assembramento di giornata. Tutto regolare, però. Perché la questura era stata informata e l’appuntamento elettorale era stato autorizzato: non sarebbe stato possibile, infatti, limitare il diritto a esprimere la propria preferenza elettorale a una comunità, quella moldava, che in città per numeri occupa il secondo posto tra le minoranze straniere. Sono più di quattromila, infatti, secondi solo ai bengalesi. Il centro civico di via Sernaglia, però, non era di riferimento solo per la città ma per l’intera provincia. La coda è cresciuta ora dopo ora, ed è rimasta tale fino a sera. Dalla questura spiegano che le pattuglie presenti hanno fatto rispettare le disposizioni anti-Covid, facendo indossare la mascherina a chi l’aveva messa in modo errato e con continui annunci per far mantenere il distanziamento sociale. Che la situazione fosse al limite, però, è stato ben chiaro anche ai rappresentanti della stessa comunità.
«Quando abbiamo visto che si stavano creando assembramenti siamo intervenuti subito impiegando ben dieci volontari».

A dirlo è Ion Plop, il presidente dell’associazione Gente moldava, intervenendo nell’ambito delle perplessità emerse in merito alla lunga coda formatasi ieri tra via Sernaglia e via Cappuccina, in occasione delle elezioni governative in Moldavia. «Gli addetti hanno fatto un buon lavoro - sostiene Plop - facendo rispettare tutte le norme di prevenzione, come l’uso della mascherina e il distanziamento interpersonale». Tuttavia le immagini sembrano dimostrare una realtà diversa. «Vi assicuro che il metro tra un elettore e l’altro c’era - ribadisce - quelli vicini erano i conviventi, le famiglie con i bambini e le carrozzine, tutti gli altri mantenevano la distanza prevista. E comunque in giro c’era anche la Polizia - aggiunge - hanno visto tutto, sono stati in zona con noi per l’intera giornata, e possono confermare la presenza del nostro personale di sicurezza». Quello di ieri è stato il ballottaggio di una tornata elettorale molto sentita dalla comunità moldava, e che dunque ha richiamato un gran numero di persone. «C’era tanto interesse - spiega Plop - perché si votata per il presidente del nostro Paese attualmente governato da un oligarca filo-russo, mentre l’avversaria è una europeista convinta, che stando alle previsioni avrebbe raccolto la maggioranza dei consensi: un voto di protesta e cambiamento». 

Ultimo aggiornamento: 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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