Bonus facciate, la Basilica della Salute a Venezia dà il via al restauro

Mercoledì 21 Luglio 2021 di Costanza Francesconi
Basilica della Salute

VENEZIA - Al via il restauro e la conservazione della Basilica della Salute. Entro fine 2021 le tre facciate principali del tempio votivo mariano torneranno a splendere su Canal Grande. In un paio d'anni appena, concluderanno la totalità degli interventi previsti. Ad annunciarlo è il Patriarcato che ha presentato ieri l'avvio della prima fase, iniziata il 14 luglio, e con scadenza 31 dicembre. Parte del finanziamento arriva infatti dalla leva del bonus facciate, determinante per l'obiettivo numero uno nel cronoprogramma.


BONUS FACCIATE

«L'opportunità è straordinaria precisa don Fabrizio Favaro, vicario episcopale per gli Affari economici e rettore della basilica Insieme a San Marco, Santa Maria della Salute è forse uno dei luoghi di culto più significativi e delicati in centro storico.

La progettazione di questi lavori era quanto mai urgente. Dopo la facciata, la seconda fase interesserà il portone principale. La successiva, il pavimento marmoreo della rotonda maggiore, con tempi che rispettino l'uso liturgico della basilica, mentre l'ultima prevede il ripristino delle circa quaranta finestre storiche dell'intero edificio. Data la collaborazione della basilica con il Seminario patriarcale, il restauro riguarderà anche la Biblioteca monumentale di questo prosegue nella fattispecie con la disinfestazione del patrimonio librario antico, con i lavori alle librerie, e con la realizzazione di impianti tecnologici a finire».


IL FINANZIAMENTO

Più immissari contribuiscono al finanziamento dell'opera per cui è stato acceso un mutuo da un milione e mezzo di euro e che coinvolge in città diversi attori, tra cui Diocesi e ufficio chiese e beni culturali, Soprintendenza e amministrazione comunale. Il bonus facciate sostiene in particolare la fase appena avviata. Ci sono poi il telo pubblicitario, e le fonti proprie. «Il banner è una risorsa a norma di legge fondamentale per coprire i costi di una manutenzione sempre più straordinaria sottolinea don Favaro - Verrà mantenuto al massimo 24 mesi e sostituito per la Festa della Salute con iconografie proposte da noi».
«La portata essenziale di questo restauro potrebbe sfuggire ad alcuni ma avvicinandosi all'edificio emerge lo stato di degrado avanzato in cui si trova. Intervenire al momento giusto consente di ridurre i costi, evitando danni irreversibili nota don Gianmatteo Caputo, delegato per i beni culturali E aver unito tutte le possibilità economiche ha permesso al cantiere di coprire strategicamente sia la struttura che l'estetica della basilica, all'esterno e all'interno. Restituiamo bellezza e funzionalità al luogo sacro, così come sta accadendo ai Gesuati, e speriamo si possa operare prima o poi anche a San Zulian, San Silvestro, San Geremia, e sui campanili che ne avrebbero bisogno».


Parte del progetto, un'associazione di imprese da Venezia, Verona e Vicenza specifica Andrea Casarin dall'ufficio tecnico amministrativo - Realizzato un rilievo laser e messe in sicurezza delle parti marmoree, dopo le prime mappature, campionature e ipotesi di pulitura, si può procedere. Consolidamento scaglie e fratture, pulitura e stuccatura sono i passaggi indicati dalla restauratrice Martina Serafin, della Seres srl, progettista e membro della direzione operativa. La struttura in pietra d'Istria è resistente ma la costante esposizione alle intemperie dell'edificio rende l'operazione necessaria anche dal punto di vista statico. Ponteggi e impalcature proseguiranno quindi anche oltre la eccezionale garanzia offerta dalla legge con il bonus facciate assicura l'ingegnere Davide Beltrame, alla direzione lavori con l'architetto Veronica Brustolon, e coordinatore sicurezza in fase di esecuzione restituendo così alla comunità una basilica sicura in ogni suo elemento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci