Bonus bici, la mia odissea per spendere il voucher

Lunedì 9 Novembre 2020 di Fulvio Fenzo
Bonus bici, la mia odissea per spendere il voucher
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MESTRE Sentirsi come il signor Bonaventura con il mano il lenzuolo-assegno da un milione.

Ma in realtà ero (sono) più simile a ragioner Ugo Fantozzi nell'indimenticabile scena dei biglietti omaggio del circo in cui, essendo in malattia e non potendo uscire di casa, resta sveglio tutta la notte fissando quei ticket per decidere se utilizzarli o meno. Una gag che si trasformerà in un incubo, come la comica finale del Buono Mobilità che mi ero faticosamente accaparrato nella mitica giornata del click day. Perché se ottenerlo non è stato semplice, spenderlo sembra essere un'impresa impossibile. E sempre grazie al Portale web del Ministero dell'Ambiente.


IL BUONO

Trecento euro da spendere per una bici, elettrica o tradizionale, o un monopattino. Quel buono, ottenuto dopo ore ed ore di attesa con il timore di perdere la connessione e di dover rifare tutto daccapo, me l'ero stampato perfino a colori, con il suo codice, l'importo, i codici a barre, la data di scadenza del 2 dicembre e, soprattutto, l'importo. Da incorniciare. Mi pareva quasi incredibile e, entrato in negozio giovedì mattina - una catena nazionale già accreditata per riceverli -, scelgo il modello e mi reco alla cassa per pagare il restante 40 per cento del prezzo del monopattino elettrico che ho scelto, trovato come ultimo disponibile perché sono andati a ruba. «Ho il Buono Mobilità da spendere», dico sommessamente ma con malcelato orgoglio. «Prego, mi dia pure. Speriamo bene» mi risponde la gentile commessa. Un dubbio che non colgo mentre estraggo tronfio il mio assegno da signor Bonaventura e lo consegno facendolo passare sotto il divisorio di plexiglass. La commessa scannerizza i codici e il Qr Code mentre io già mi vedo sfrecciare sul monopattino e mi stupisco di fronte a tutta questa tecnologia. Ma la pratica via web si ferma. «Niente da fare, di nuovo, non c'è collegamento con il Portale del Ministero - spezza l'incantesimo la cassiera -. Anche altri clienti sono venuti e non sono riusciti ad acquistare nulla col buono».


«È TUTTO FERMO»

Come Wile Coyote mi crolla la mandibola. «Riprovi, la prego». Riprova ma non va. L'addetta chiama anche la sede centrale dove le dicono che è tutto fermo e che dev'essere crollato il sito del Ministero per le troppe domande di utilizzo del buono. Restare in negozio non si può. Gentilmente mi suggeriscono di lasciare lì il buono, perché riproveranno in altri orari. Accetto il consiglio. Venerdì mattina. Alle 9 mi presento davanti al negozio sperando che, in questo orario, ci sia un minor afflusso di dati al portale web. «Buongiorno - ritrovo la stessa cassiera che mi accoglie - riproviamo subito». Sudori freddi ma sono ottimista. Stavolta riuscirò sicuramente a portarmi a casa il monopattino, penso come un bambino che crede ancora a Babbo Natale. Ma Babbo Natale non ha un portale web che si inceppa ogni una volta. La commessa inserisce i dati, preme invio ma - tac! - sulla schermata si apre una finestra che blocca tutto: Impossibile recuperare i dati. Contattare l'amministratore del sito. Come se da tutti i negozi d'Italia in quel preciso istante potessero contattare chi gestisce il sito web del Ministero che nemmeno conoscono. «Non c'è solo il suo buono da utilizzare, abbiamo anche quelli di altri clienti - mi racconta la cassiera -. Oggi c'è questo messaggio, ieri in alcune ore il portale non si apriva, poi si apriva ma non accettava neanche il codice della nostra catena, poi non si riusciva ad inserire i dati...». E mi riarmo di pazienza. Dopotutto, domani è un altro giorno. E il mio monopattino non prenderà il volo nel magazzino del negozio. Poi, finalmente, sabato - al ritorno in negozio - la situazione si sblocca: come per magia la registrazione riesce - ce n'erano altri 7 casi come il mio in un solo negozio - e la procedura va a buon fine. Che fatica. Ma almeno ho capito perché si chiama Buono Mobilità: perché ti fa spostare da casa al negozio più e più volte. Infine, una domanda: nell'autocertificazione sugli spostamenti c'è per caso una casella da sbarrare con scritto uscito di casa per colpa del Ministero dell'Ambiente?

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