Venezia, boom di biglietti per bus e vaporetti venduti via Whatsapp: 60mila euro in due settimane

Sabato 1 Luglio 2023 di Raffaella Vittadello
boom di biglietti per bus e vaporetti venduti via Whatsapp: 60mila euro in due settimane

VENEZIA - Chissà se quei 12mila biglietti venduti attraverso l'innovativo sistema "Chat & go" nei primi dieci giorni di attività sarebbero stati venduti ugualmente dalle biglietterie di Vela o dagli autisti del bus.
Chissà se i passeggeri che li volevano acquistare si sarebbero rivolti all'app ufficiale di Avm, da scaricare, oppure li avrebbero comprati in una biglietteria fisica o alle macchinette automatiche, magari dopo aver fatto una fila interminabile sotto il solleone.

NUOVO CANALE

Fatto sta che il rivoluzionario canale di vendita sembra dare ragione alla società di trasporti, che tenta di intercettare anche i passeggeri meno "smart" o forse semplicemente meno propensi all'acquisto e "costretti" dalla fretta a salire su un mezzo senza titolo di viaggio valido.
Introdotto il 20 giugno, solamente per alcune tipologie di tagliando, Chat&go ha totalizzato in dieci giorni 63 mila euro di incasso, per un totale di 12mila ticket emessi.
Ma trattandosi di un avvio graduale, bisogna considerare che nei primi giorni la vendita è stata sotto la soglia di mercato, dice Avm, mentre da sabato scorso a giovedì, quindi in soli sei giorni, si è rilevata la maggior parte dell'introito, con 52mila euro totali incassati per 10mila ticket venduti.
Questi i dati forniti dall'azienda di trasporto, che sottolinea come il canale Chat&go abbia pareggiato le vendite effettuate attraverso l'app ufficiale, che si aggirerebbero intorno al 5 per cento del totale.

IL SISTEMA DIGITALE

Ma da questo scenario è difficile ricavare delle informazioni più precise, perché si tratta soltanto di tre tipologie di biglietti che per ora sono stati messi a disposizione in questa modalità veloce.
Inquadrando con il telefonino un Qr Code alle fermate dei bus si accede immediatamente a una chat dedicata che permette di acquistare biglietti per il momento di tre tipi: per gli autobus urbani da 1,50 euro, per l'aeroporto da 10, per la navigazione da 9,50.

Nessun bisogno di registrazione, nessuna app da scaricare all'ultimo momento, a cui fornire dei dati personali dettagliati. Unico requisito l'attivazione di un sistema di pagamento digitale attraverso il telefono.

L'ESTENSIONE

Il meccanismo sarà esteso anche ai biglietti extraurbani e a quelli ordinari di Venezia Unica per i residenti da 1,50 euro per la navigazione dai mesi invernali.
Un modo per "convincere" gli utenti a viaggiare in possesso di biglietto, digitale o meno che sia. In questo modo, considerata la larga diffusione dell'applicazione di messaggeria Whatsapp, non ci saranno più scusanti per non aver acquistato il titolo di viaggio. Ad esempio per il tragitto fino a Venezia, in autobus, dai parcheggi di via Righi o di San Giuliano.
Perché forse, il passeggero che sale all'ultima fermata prima di Venezia e viaggia a sbafo sul ponte della Libertà, poi forse acquisterebbe il biglietto per la navigazione da 9,5. È il ragionamento di Actv. O forse no: semplicemente una famiglia di 4 persone, arrivata in auto a Venezia, potrebbe decidere di camminare per tutta la giornata in centro storico, rientrando la sera in terraferma con il bus senza tanti problemi.
Avm, a fronte di una progressiva riduzione delle biglietterie fisiche, conta di completare in un paio d'anni una completa rivoluzione digitale, con la possibilità di rinnovare l'abbonamento online, di passare sulle validatrici direttamente una carta di pagamento (prevista per il 2024), fino all'estensione della cartellonistica digitale (per fine 2025).

Ultimo aggiornamento: 13:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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