VENEZIA - Piazza San Marco è stata oggi lo sfondo della simbolica cerimonia di consegna delle opere realizzate da un gruppo di artisti nell'ambito di "Disegni a 1000 mani Venezia - Beirut". Il progetto educativo, ideato e portato avanti da 29 anni dall'associazione di volontariato 'Venezia pesce di pace', mira a creare un ponte di solidarietà, amicizia e collaborazione tra Venezia e paesi lontani, che vivono situazioni di conflitto o disagio.
Quest'anno, l'iniziativa ha coinvolto la città di Beirut, capitale del Libano. Ai bambini di sei scuole elementari veneziane a novembre scorso era stato consegnato un foglio da disegno chiedendo loro di illustrarne metà. I lavori sono poi stati inviati in Libano, dove i giovani alunni di un istituto di Beirut hanno completato l'opera, rappresentando i loro pensieri a colori sulla seconda metà della pagina. In tutto sono stati realizzati 500 disegni. I lavori saranno raccolti in un libro, in uscita in autunno, arricchito da un testo di presentazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che appoggia l'iniziativa solidale.
"Disegni a 1000 mani" quest'anno ha reso partecipi per la prima volta anche quattordici artisti delle due città "amiche", sette di Venezia e sette libanesi (Carla Erizzo, Shamira Minozzi, Luigi Ballarin, Valerio Bacciolo, Valerio Held, Maurizio Amendola, Edoardo Iaccheo di Venezia e Mona Kabbani, Mona Jabbour, Maya Farés, Leila Kanso, Maha Abou Chacra, Lamia Saab Muhtar, Zaher El Bizri di Beirut). I creativi si sono offerti volontari per realizzare alcune opere, sempre a quattro mani con la tecnica del foglio diviso a metà. Nel corso dell'evento di stamani le tavole sono state donate alle scuole elementari partecipanti, sei di Venezia e una libanese. In particolare si tratta delle scuole veneziane Canal e Zambelli dell’istituto comprensivo Morosini, gli istituti Cavanis, San Giuseppe del Caburlotto e Gallina. Cui si aggiunge la scuola Pascoli di Cavallino – Treporti e l’istituto Notre Dame du Mont Carmel (Al Fanar) di Beirut. A scelta dei giovani studenti, sarà inviata in Libano l'opera di Valerio Held.
All'appuntamento, oltre a diversi insegnanti degli istituti coinvolti e agli artisti autori delle tavole, ha preso parte Nadia De Lazzari, presidente dell'associazione Venezia pesce di pace, che ha ringraziato il Comune di Venezia per lo spazio e il sostegno. A rappresentare l'Amministrazione comunale, è invece intervenuta la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano: «E' un progetto di straordinario valore educativo, formativo, culturale e umanitario, che unisce e abbraccia simbolicamente adulti ma soprattutto bambini d'Oriente e d'Occidente. E lo fa quest'anno in un momento molto particolare, in cui abbiamo grande bisogno di fratellanza e di condivisione. I bambini attraverso i loro cuori, le loro mani, la purezza che li caratterizza, ci raccontano che l'unione fa la forza. Che è bello stare vicini, fare le cose insieme».
Damiano si è poi soffermata sulla vocazione internazionale del capoluogo lagunare, da secoli ponte tra diverse culture: «Questo progetto assume valore maggiore nella ricorrenza dei 1600 anni di Venezia perché riemerge con potenza la storia di questa città cosmopolita, crocevia di popoli e culture. A Venezia accoglienza, integrazione e ospitalità hanno sempre fatto da padrone. Grazie anche ai bambini, alle scuole, agli artisti che hanno partecipato. La scuola è un settore in grande sofferenza al pari dell'arte in questo momento. L'arte non si è fermata nonostante il Covid, questi disegni ce lo testimoniano. Di arte abbiamo tutti tanta fame e un estremo bisogno».