Autosalone distrutto dal tornado,
«ma neanche un euro di rimborso»

Martedì 1 Marzo 2016 di Lino Perini
La ricostruzione dopo il passaggio del tornado a Pianiga
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«Uno schiaffo e una delusione più forte di quella che ho provato subito dopo il tornado». È la sensazione che ha provato Annalisa Moron, dell'autosalone "Auto In" di Pianiga, dopo essersi recata in Comune per presentare richiesta dei contributi regionali per le vittime del tornado, e avere scoperto che per le attività commerciali come la sua non sono previsti rimborsi.

«Ero consapevole che al massimo avrei potuto ricevere una quota irrisoria rispetto ai danni subiti, ma il rimborso avrebbe avuto un effetto di supporto morale. Così invece ho capito che lo Stato non ci considera». La giovane imprenditrice ha acquisito l'attività aperta dal nonno 32 anni fa e poi proseguita dalla mamma. «In due minuti la furia del tornado mi ha spazzato via tutto, il salone e 35 autovetture che erano in mostra, un danno di 400mila euro».

 
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