Astronomia senza segreti:
sette giorni di gioco e scienza

Sabato 5 Marzo 2016 di Alberto Terasso
Astronomia senza segreti: sette giorni di gioco e scienza
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Si fa presto a dire ignoto, fino a quando la scienza non ci mette davanti alla molteplicità delle risposte che rendono affascinante il nostro stare al mondo. L’astronomia, però, è per assurdo una scorciatoia verso il mistero, verso le domande ultime e la sequela diperché che ci inquieta da bambini e non ci abbandona nel tempo.

E, da vent’anni, il luogo deputato allo sbalordimento è la Mostra dell’Astronomia e dell’Aeronautica di Santa Maria di Sala. Luogo di meraviglia, cominciata cun una mostra "numero zero", nel 1986, quando si provò a ragionare attorno alle meteoriti, con l’evidente riferimento alla scomparsa dei dinosauri e la signora statunitense che ebbe la macchina colpita da quale sasso che fece la sua fortuna: portò l’auto ammaccata in giro per gli usa e dollaro su dollaro costruì una fortuna.

Ma era il tempo dei planetari, dei telescopio autocostruiti, commerciali: "Un po’ di roba, c’era poco" ricorda Tino Testolina, presidente del Gruppo Astrofili Salese a cui si deve una rassegna imperdibile, da oggi 5 marzo al 13 marzo, a Villa Farsetti. Poi è cambiato il mondo. Non a caso, la mostra quest’anno proporrà una tuta originale da astronauta e un modello di una stazione spaziale internazionale. Poi si possono ascoltare i suoni che arrivano dall’Universo profondo, gli esopianeti, quelli di altri sistemi solari, le onde della luce. Oddio, c’è anche il pendolo di Foucault per riscoprire la rotazione terrestre e il tempo misurato dalle meridiane, ma affascina sempre la tecnologia dello Shuttle la cui partenza è riprodotta da un simulatore di volo. Senza trascurare, quanto a fascino, le possibili riflessioni sull’Ofiuco, il segno zodiacale che (ancora) non c’è.

Ma interrogativi e curiosità, troveranno soddisfazione ad ogni angolo. A Villa Farsetti, il teorema di Pitagora è un triangolo che ruota e sullo spessore del quadrato dell’ipotenusa c’è un liquido che si trasferisce nel quadrato dei due cateti. Ci sono tre sacchetti si sabbia che, misteriosamente, cambiano di peso al moltiplicarsi delle corde che li sollevano (e può arrivane, nell’ultima prova a pesare 2 chili e mezzo); troviamo alcune bilance che possono dar dimostrazione il cambiamento di peso nel caso ci si trovi sulla Terra, sulla Luna o su Giove (rendendo felice soprattutto chi è sovrappeso se va a pesarsi sulla Luna, fatta salva la costanza della massa).
E per chi volesse capire davvero dove si trova, può misurarsi con tre sistemi solari, in scale che vanno da uno a 100 milioni fino a uno a 30 miliardi.

L’appuntamento di quest’anno è particolarmente importante perchéaccompagna il Programma ExoMars,una missione esplorativa su Marte che partirà da Baikonur in Kazakistan il 14 marzo. Si tratta di un’iniziativa che vede particolarmente coinvolta anche l’Agenzia spaziale italiana: se ne parla in una tavola rotonda, sabato 12 alle 16. E per restare alla concretezza di quanto astronomia e aeronautica sanno proporre, a Villa Farsetti si potranno ammirare anche i progetti relativi alla prossima realizzazione del più grande telescopio ottico al mondo che porta autorevoli firme di imprese del Nordest. Verrà collocato nel deserto cileno di Atacama: la commessa è stata vinta dalla Eie Group di Mestre, che avrà accanto, per le strutture, il Gruppo Astaldi insieme con i pordenonesi della Cimolai.

Pare che il telescopio avrà una capacità di messa a fuoco 100.000.000 di volte superiore a quella di un occhio umano e potrà raccogliere più luce dell’insieme di tutti i maggiori telescopi oggi esistenti.
Con proposte di questo genere il successo è garantito: «Abbiamo già quasi un paio di migliaia di prenotazione per la visita delle scolaresche - dice il presidente Testolina - ma anche gli adulti vengono volentieri: nel pomeriggio della domenica arrivano 7/800 persone».
Ultimo aggiornamento: 22:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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