«Senza omologazione il sistema di rilevazione della velocità Argos è illegittimo»

Sabato 27 Ottobre 2018 di Michele Fullin
«Senza omologazione il sistema di rilevazione della velocità Argos è illegittimo»
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VENEZIA - Se in canal Grande e nei canali di Venezia si vedono così tante barche correre a velocità visibilmente superiori ai limiti (11 km/h per i vaporetti e 7 km/h per gli altri) è anche perché il controllo manca e, dove c'è, non è in regola con l'ordinamento nazionale. Insomma, il sistema Argos non può sanzionare nessuno perché non è mai stato omologato. Lo afferma il Tribunale, nel giudizio di secondo grado promosso dal Comune, il quale aveva impugnato una sentenza avversa del Giudice di pace. Chi ha pagato la multa perché non voleva problemi, alla fine sembra aver avuto torto. Il punto cardine della sentenza, depositata dal giudice Fabio Doro, è la mancata omologazione di Argos, che deve essere richiesta al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e approvata con decreto (come è stato per Autovelox, Telelaser e Tutor). Che non ci sia è pacifico, visto che il decreto non è mai stato prodotto in udienza. Chiarito questo punto, decadono tutti gli altri: la circostanza che non sia stato omologato è  di per sè sufficiente per rendere non completamente attendibile l'accertamento compiuto, a prescindere dalle successive operazioni di controllo della funzionalità.
IL CASO IN CONCRETOTutto era partito dalla multa a un topo che in rio di Cannaregio era stato visto dalle telecamere procedere a quasi 11 chilometri orari. La multa era di 150 euro più 33 di notifica e pagarla sarebbe costato meno che andare dal giudice. Invece ha fatto causa, con l'avvocato Jacopo Molina. Tuttavia, per principio l'azienda è andata avanti, il giudice di pace le ha dato ragione e il Comune è ricorso in secondo grado al Tribunale. Il magistrato, nella sentenza, ha trattato in modo esaustivo la questione, partendo dalle fonti normative e concludendo che il Comune, ai sensi della Legge e del Regolamento provinciale, puà dotarsi di un sistema di sorveglianza e rilevazione della velocità, ma che Argos è cosa diversa dal sistema previsto dal regolamento e che qualunque sistema dovrebbe essere 1. omologato, 2. tarato almeno una volta l'anno, 3. sottoposto a verifica della funzionalità ogni giorno di utilizzo. Altrimenti si perdono le cause.
IL COMUNELa giurisprudenza di secondo grado non è consolidata, poiché lo scorso luglio una sentenza era stata favorevole a Ca' Farsetti. Per cui si andrà certamente per Cassazione. L'amministrazione comunale, tra l'altro, precisa che nella gara per la Smart control room ha inserito anche il controllo del traffico acqueo e quindi il superamento del sistema Argos.
Infine, una nota amara. Il fatto che il sistema Argos abbia prodotto una mole enorme di contenzioso, risolto per lo più con la soccombenza del Comune e il pagamento delle spese legali, potrebbe comportare anche un'ipotesi di danno erariale proprio a causa dell'assenza di omologazione fin dall'entrata in esecizio, dieci anni fa.
Michele Fullin
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Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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