Alessandro si fa in moto 11mila chilometri nel grande Nord

Venerdì 18 Settembre 2020
Alessandro Gramuglia, si fa in moto 11mila chilometri nel grande Nord
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CHIOGGIA - Sarà perché è romagnolo, cresciuto a piadine e motori, o solo per predisposizione personale, ma per Alessandro Gramuglia, carabiniere motociclista in servizio alla compagnia di Chioggia, la moto è quasi una compagna di vita. Ci lavora e ci passa il tempo libero. Negli anni, in sella alla sua due ruote, ha percorso tutta l'Europa ma, quest'estate, ha puntato in alto. A Nord, per la precisione, che più in alto non si può, almeno in moto.

Dal 13 al 28 agosto, infatti, Alessandro ha attraversato Austria, Germania, Danimarca e Norvegia, per raggiungere Capo Nord, considerato la punta estrema delle terre emerse continentali (anche se, a rigore, non è proprio così, ndr) ed è poi ridisceso attraverso Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e di nuovo Austria per rientrare in Italia. Più di undicimila chilometri, percorsi da solo e senza nessun tipo di prenotazione o assistenza, l'avventura allo stato puro.

«Volevo provare i miei limiti, di attraversare il mondo spendendo poco, la possibilità di viaggiare e vedere luoghi fuori dagli itinerari: ogni volta che potevo andavo per boschi, mi perdevo apposta per ritrovare la strada e ho visto cose che non dimenticherò: i fiordi della Norvegia e i boschi della Finlandia, più di tutto». Prima della partenza la revisione completa della moto, soprattutto nuove gomme, da fuoristrada, e un bagaglio fatto di acqua, scatolette, tre magliette di ricambio, casco, tuta e una tenda. «Che, poi, ho usato pochissimo. Seguendo il consiglio di un mio amico, più viaggiatore di me, dormivo a fianco della moto, coperto da un telo per l'umidità».

Una posizione che permetteva di vedere il paesaggio anche di notte, comprese le renne che si avvicinavano all'accampamento improvvisato. «Mai visti animali pericolosi, orsi, lupi, ecc. anche se c'erano cartelli che ne segnalavano la presenza. Prima di dormire, comunque, orinavo attorno al bivacco per segnare il territorio e, in questo modo, tenevo lontani gli animali». Altro accorgimento non cucinare cibi troppo appetibili, che potessero attirare attenzione. Tante piogge sul capo, tante notti all'addiaccio senza neppure un dolorino o un raffreddore. «Ero partito pieno di medicinali, non ne ho usato nessuno ma quando son tornato a casa e mi sono steso sul divano, la mia schiena ha cominciato a urlare». (d.deg.)
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