Alessandro Borghese apre un ristorante al Casinò di Venezia

Giovedì 17 Marzo 2022
Alessandro Borghese
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VENEZIA - Al piano terra di Ca' Vendramin Calergi, storica sede sul Canal Grande del Casinò di Venezia, i lavori procedono speditamente e ormai sono alle ultime battute. Il nuovo ristorante dello chef stellato Alessandro Borghese è, dunque, quasi pronto: entro qualche settimana termineranno i lavori di allestimento, e immediatamente dopo la consegna degli ampi spazi inizierà un periodo di test della gestione da parte dello stesso cuoco e conduttore televisivo prima dell'apertura al pubblico che è prevista per la fine di aprile o, al massimo, i primi di maggio.

Proprio in questi giorni, tra l'altro, Borghese sarà a Venezia per seguire le ultime rifiniture del ristorante bistrot.


LA SFIDA

Quella di Borghese, nato 46 anni fa a San Francisco, figlio dell'attrice Barbara Bouchet e dell'imprenditore napoletano Luigi Borghese (conduce 4 Ristoranti su Sky Uno, dal 2021 Piatto ricco, strategie in cucina, e nello stesso anno anche Game of Talents), è una scelta che è anche una sfida perché la sede veneziana del Casinò è stata chiusa per parecchio tempo durante tutto il lockdown e giusto questo mese è stata riaperta ma, per ora, solo nei fine settimana dal venerdì alla domenica, e con un solo turno, quello pomeridiano, mentre nei due anni della piena emergenza Covid era attivo unicamente per consentire lo svolgimento dei tornei nazionali e internazionali una volta al mese. Il vero business della Casa da gioco, del resto, è fin dal 1999 nella sede di terraferma a Ca' Noghera vicino all'aeroporto intercontinentale Marco Polo dove prevalgono le slot machine unite, però, ai tavoli verdi. Alessandro Borghese ha affittato dalla Casinò di Venezia Gioco Spa un vasto spazio al piano terra del palazzo nobiliare, che fino a qualche anno fa ospitava le slot machine poi portate tutte al primo piano, il piano nobile, per unificare tutti i giochi e razionalizzare il lavoro; negli ultimi anni quella stanza era vuota ed utilizzata ogni tanto per eventi e presentazioni cittadine. Quell'ambiente scelto dallo chef ha un'apertura che dà direttamente sul giardino storico del Casinò, promettendo dunque cene estive all'aperto al lume di candela e serate a tema. Poi ha anche un accesso indipendente dall'entrata del Casinò, per cui il nuovo ristorante bistrot non sarà a servizio della Casa da gioco ma dell'intera città, di chi ci vive e di chi la visita. Ecco la sfida del cuoco stellato: aprire un'attività all'interno di Ca' Vendramin Calergi ma indipendente da essa, anche se con la Società di proprietà del Comune ha siglato una convenzione che consentirà ai giocatori di cenare, contribuendo così, indirettamente, pure al rilancio dei giochi.


GLI OBIETTIVI

Sarà uno scambio di positive influenze, da un lato l'alta cucina, dall'altro il fascino di un ambiente in un palazzo del Cinquecento dove i grandi clienti in smoking scommettono fortune ai tavoli verdi. Assieme al nuovo bistrot, ad ogni modo, continuerà ad operare, al primo piano, anche il ristorante storico del Casinò, il Wagner, questo sì esclusivamente per i giocatori. «Sarà, come dice lo stesso Borghese, un locale aperto a tutti in linea con l'altro ristorante che gestisce a Milano - spiegano il presidente del Casinò Gianluca Forcolin e l'assessore comunale al Bilancio e alle Partecipate, Michele Zuin -. Le date dell'inaugurazione della nuova attività di ristorazione a Venezia, oltretutto, coincidono con un'ottima risposta da parte della clientela in termini di presenze durante i primi weekend di riapertura della sede storica dei giochi. A fine mese saremo in grado di valutare anche il ritorno in termini di incassi». Incassi che, da quando il Casinò venne inaugurato nel 1938 al Lido di Venezia, servono anche a sostenere il bilancio comunale, e non a caso Forcolin, poco tempo fa, aveva ribadito che l'Azienda vuole «aiutare, attraverso Ca' Vendramin Calergi, la Città di Venezia a ripartire nel post pandemia». Quando è scoppiata la pandemia gli incassi si sono azzerati e da novembre 2019 a febbraio 2020 il Casinò aveva accumulato 24 milioni di euro di debiti verso il Comune, come mancati trasferimenti di incassi: ad oggi la Casa da gioco ha già restituito quasi 15 milioni di euro.

Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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