È in edicola con il Gazzettino l'Agenda del Leone 2024: ecco com'è strutturata

Sabato 25 Novembre 2023 di Riccardo Petito
L'Agenda del Leone 2024

Importanti figure della Serenissima, ricorrenze cittadine, ma anche curiosità legate ad eventi e luoghi urbani. Si presenta particolarmente ricca e interessante la "Agenda del Leone 2024", in edicola con "Il Gazzettino" (al costo di 8,90 euro oltre al prezzo del quotidiano). Firmata da Alvise De Polo per l'editore De Bastiani, l'«Agenda del Leone 2024» si apre con pagine da compilare con note personali e date, e un riassuntivo calendario 2024. Brevi pillole che iniziano con la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo: «Era l'8 gennaio 1324 quando si spegneva il più grande esploratore del Medioevo».

Altra grande figura che operò a Venezia, l'editore Aldo Manuzio, che il 6 febbraio 1515 morì nella città lagunare: «È a lui che dobbiamo molte innovazioni che hanno cambiato per sempre il mondo della tipografia e dell'editoria, come il carattere corsivo e il formato dei libri in ottavo».

IL DIARIO

Spazio anche a figure femminili, particolarmente importanti - nei passati secoli di assoluto predominio maschile - nel percorso di emancipazione e parità: il 28 febbraio 1652 morì Arcangela Tarabotti, monaca e scrittrice "d'avanguardia": la veneziana, monaca forzata, «già parlava e scriveva di parità politica, sociale ed economica tra uomo e donna». Più avanti, sarà ricordata per il suo impegno culturale Giustina Renier Michiel, che a metà Settecento diede vita ad un celebre salotto letterario frequentato da Canova, Foscolo, Madame De Stael e Lord Byron. Il 4 marzo 1678 nacque Antonio Vivaldi, il Prete Rosso, mentre il 2 aprile 1725 Venezia diede i natali a Giacomo Casanova. Come è ricordata la fondazione leggendaria della città lagunare, il 25 marzo del 421, lo è più avanti la caduta della Serenissima, il 12 maggio 1797 giorno in cui Napoleone Bonaparte impose l'abdicazione al Maggior Consiglio, a favore di una Municipalità provvisoria. Citati Pietro Bembo, Tintoretto e Tiziano, Paolo Sarpi e Galileo Galilei, e un dono "romano": il 10 giugno 1564 papa Pio IV donò alla Repubblica di Venezia il Palazzo di San Marco (Palazzo Venezia), già dimora a Roma degli ambasciatori della Serenissima. A luglio la tradizionale Festa del Redentore. Il 7 ottobre 1571 si ricorda il più grande scontro navale della modernità, la battaglia di Lepanto. Compiendo un passo a ritroso, un curioso evento poco noto, almeno ai più: il 9 agosto 1222, il doge Pietro Ziani propose ufficialmente ai nobili veneziani... di lasciare la laguna e trasferire gli abitanti a Costantinopoli. Fortunatamente, grazie anche alle argomentazioni retoriche di Marco Angelo Falieri, Procuratore di San Marco, il proposito non si concretizzò.

Ultimo aggiornamento: 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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