Il viceministro dell’economia
Morando premia operai Fantoni

Sabato 9 Aprile 2016 di Paola Treppo
Il viceministro dell’economia Morando premia operai Fantoni

OSOPPO - Nel Centro ricerche Fantoni di Osoppo, l’assemblea dei “Trucioli d’Oro” ha riproposto l’annuale saluto ai 9 nuovi membri che per oltre 20 anni di attività aziendale hanno dimostrato attaccamento ai valori del lavoro e ai “colori” sociali.
 


Ospite d’eccezione il viceministro dell’economia Enrico Morando che, dopo una visita agli impianti produttivi, ha partecipato all’incontro. In questa cornice la famiglia Fantoni ha consegnato il consueto riconoscimento del “Truciolo d’Oro” e sottolineato l’importanza di questo attestato quale sprone per le giovani generazioni al perseguimento degli scopi solidaristici dell’associazione. Il vicepresidente Paolo Fantoni ha tratteggiato il quadro economico attuale evidenziando come l’Italia rimanga comunque uno dei soli 5 paesi al mondo che vanta un surplus manifatturiero sopra i 100 miliardi di dollari: «Il Paese ha saputo mantenere il proprio posizionamento nelle quote di commercio estero, mentre il consumo domestico ha sofferto, nonostante il forte contributo del bonus mobili. Il settore legno arredo è ancora il secondo al mondo per surplus commerciale, mercé anche la forza dei distretti industriali».
 
Nel suo intervento, Morando ha illustrato come il Governo si stia muovendo tra due opposte esigenze: da un lato la necessità di un cambiamento del Paese in tempi rapidi - non cresciamo dagli anni ’90, la competizione globale è estremamente rapida - e quindi il desiderio di rimuovere tutta una serie di difficoltà e resistenze, e dall’altro l’opportunità di un progetto a medio-lungo termine: «Per la crescita del Paese è necessario incrociare i due obiettivi con i temi della sostenibilità ambientale e sociale». Agli investimenti dei privati, come il Gruppo Fantoni, si deve aggiungere un salto di qualità negli investimenti pubblici che da troppo tempo mancano. «Il documento di economia e finanza presentato in questi giorni conferma il rispetto delle regole europee, ma chiede che le stesse siano interpretate in chiave di una politica economica pro-crescita».

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