Udine. Il padre all'investitore: «Ha ucciso
mio figlio di 16 anni, ma lo perdono»

Lunedì 6 Settembre 2010 di Daniele Paroni
Simone De Clara insieme al padre
UDINE (6 settembre) - Un altro mazzo di fiori sul ciglio della strada, l'ennesimo, sulla Napoleonica a ricordare che in quel punto una persona morta. Un segno per fissare il luogo in cui un sedicenne, Simone De Clara di Galleriano, ha perso la vita in un incidente. Sabato alle 16.30, a Bertiolo, lui e due amici erano sui loro motorini in sosta all’ingresso di una strada bianca, quando - stando alla prima ricostruzione - sono stati investiti da un'auto, una Ford Focus condotta da un 24enne, che è uscita di strada.



Michele Iannotti e Michele D'Agostino, di Santa Maria di Lestizza, accolti negli ospedali di Udine e Palmanova, ce la faranno: hanno riportato ferite e traumi alle gambe. Simone, invece, non ce l’ha fatta. Ieri a casa De Clara sono arrivati parenti e amici, tutti stretti attorno ai genitori Sergio e Andreina, e al figlio minore Nicola. Papà Sergio ieri mattina ha raggiunto le celle mortuarie di Udine dove gli sono stati restituiti il marsupio con cellulare e documenti del figlio morto. «Perdono il giovane dell'auto - ha detto De Clara -. Per lui la vita è già distrutta, come quella della sua famiglia. Noi, però, abbiamo perso un figlio. Ma ribadisco, se oltre ad una distrazione, non ha assunto altri atteggiamenti contro la legge, noi lo perdoniamo».



Simone era un figlio speciale: coinvolto nell'azienda di famiglia, aveva ottenuto a giugno il diploma in agraria. «Io facevo il guardalinee dalla parte in cui giocava lui - racconta ancora Sergio -. Era un calciatore della polisportiva Lestizza». Sergio De Clara sorretto da un fratello e dal santolo di Simone, Gabriele Tomada, ha voluto raggiungere in ambulatorio Michele Iannotti, che si era appena sottoposto agli accertamenti radiografici. Lo ha abbracciato mentre era steso sulla barella.



La posizione del 24enne di Arzene (Pordenone), Simone Rispoli, che sabato era alla guida della Focus, è al vaglio dei carabinieri del Radiomobile guidati dal maresciallo Riolo. L'uscita di strada è avvenuta su un tratto rettilineo: non sarebbero stati rilevati segni di frenata. Questa mattina il fascicolo - l'ipotesi di reato è di omicidio colposo e lesioni plurime - arriverà sul tavolo del Procuratore capo Biancardi. Quando il magistrato esaminerà il caso si avranno gli esiti dei test a cui è stato sottoposto Rispoli. I militari dell'Arma stanno cercando di capire che cosa può aver causato la perdita di controllo dell'auto, che poco dopo l’incidente si è incendiata, in un tratto rettilineo e con buona visibilità. Una distrazione? O un malore? All'ospedale di Ialmicco il 24enne è stato sottoposto agli accertamenti del caso. Solo dopo, la Procura darà il nulla osta per i funerali organizzati dall'impresa Fabello.



Se non ci saranno intoppi le esequie, che saranno celebrate da don Gino Paolini, potrebbero svolgersi domani o mercoledì. «Simone era un ragazzo straordinario, era sempre assieme ai due amici coinvolti nell'incidente - racconta il sacerdote -. Il 20 giugno aveva ricevuto il sacramento della Cresima alla presenza dell'arcivescovo emerito Battisti».



L’assessore regionale Riccardo Riccardi ha contattato ieri il sindaco di Bertiolo Mario Battistuta e ha spiegato che «la Regione sta lavorando per mettere a punto il programma per intervenire nei punti di maggiore criticità della Napoleonica».
Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 22:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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