La Corte dei Conti indaga
su cinque consulenze del Comune

Domenica 22 Dicembre 2013 di Maurizio Bait
L'interno di casa Cavazzini
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La Procura della Corte dei conti ha aperto un’inchiesta sui cinque affidamenti d’incarichi attribuiti nel 2012 dal Comune di Udine che sono finiti al centro di una deliberazione della Sezione di controllo della medesima Corte.

Il procuratore capo Maurizio Zappatori intende infatti accertare se nelle procedure seguite e nei compensi stabiliti possa o meno rinvenirsi qualche profilo di danno erariale. Al momento - beninteso - non esiste alcun elemento probatorio in tal senso e infatti manca qualsiasi decisione in merito alla necessità o meno di notificare "inviti a dedurre" con relative contestazione.

Come ha riferito il Gazzettino domenica scorsa, la Sezione di controllo della Corte ha dichiarato la «parziale difformità» di tali incarichi, su 12 complessivamente esaminati, rispetto a norme di legge e regolamento comunale udinese, lamentando a seconda dei casi il ricorso non giustificato alla formula dell’affidamento fiduciario, la mancata indicazione dei parametri adottati per valutare la congruità delle offerte e il richiamo, considerato inconferente, alla disciplina in materia di appalti.

I casi ritenuti difformi dai magistrati del Controllo riguardano, per cominciare, una certificazione Iso 14001 e la registrazione di una struttura comunale per un progetto europeo (determinazione 1094/2012) con esborso di 4.475,62 euro.

Un altro caso riguarda la ristrutturazione e un allestimento museale (progettazione a Casa Cavazzini) con esborso di denaro pubblico pari a 24.916,32 euro e un altro ancora concerne un progetto grafico per 11.495 euro.

La quarta censura formalizzata dalla Sezione di controllo della Corte riguarda invece la definizione di un «percorso ostensivo» di una mostra per 5mila euro, incarico attribuito a un architetto, mentre l’ultima vicenda concerne una «catalogazione di reperti litici» per duemila euro.

Parte delle osservazioni negative originariamente sollevate dal Controllo su questi incarichi e la totalità di quelle manifestate dalla Corte sugli altri 7 contratti valutati sono decadute dopo che l’Amministrazione comunale di Udine, su richiesta dei magistrati contabili, ha presentato una fitta serie di chiarimenti.

Ora la parola passa però alla Procura contabile, che muove gli accertamenti partendo proprio dalle censure dei colleghi della Sezione di controllo.
Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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