Strumenti musicali, sequestrata la più grande collezione al mondo: stava per essere esportata illecitamente in Austria

Venerdì 28 Maggio 2021 di Redazione Web
Alcuni strumenti musicali recuperati ai Carabinieri

TARVISIO - Il Nucleo Tutela patrimonio culturale di Bologna, in collaborazione con i colleghi di Udine e Roma e con il fattivo supporto del Norm della Compagnia di Tarvisio, hanno sequestrato un’intera collezione privata di strumenti musicali, la più grande al mondo di questo genere, databile dal 1550 al 1780.

La collezione, di proprietà del defunto professor Josè Vazquez, artista di primo piano nel panorama musicale mondiale, già docente all’Università di Vienna e al conservatorio di Winterthur, nonché direttore della Orpheon Foundation, organizzazione che si dedica alla conservazione e alla valorizzazione degli strumenti musicali antichi, era stata esposta in mostra dal 16 giugno 2020 al 10 gennaio 2021 al Museo di San Colombano di Bologna, da gennaio 2021 si trovava al Castello Orsini - Odescalchi di Bracciano (RM) e in precedenza al Castello di Duino (Trieste).

Gli oltre 150 beni culturali, fra cui 95 strumenti musicali antichi “a corda” quali viole da gamba, viole d'amore, violini, viole, violoncelli, violoni, violini speciali, clavicembali e archi storici - persino da 1 saranji indiano – e altri manufatti artistici di assoluto pregio quali un vaso cinese antico, 4 spartiti musicali d'epoca, 2 dipinti, di cui uno olio su tela ed uno su tavola, raffiguranti scene con musicanti risalenti al XVII secolo, erano stati collocati all’interno di tre furgoni che, provenienti da Bologna, stavano per lasciare il territorio nazionale.

Gli automezzi sono stati fermati a Tarvisio sulla rampa di accesso all’Autostrada A/23 prima che potessero attraversare il confine con l’Austria, dove erano diretti e dove il loro prezioso contenuto sarebbe stato illecitamente esportato in spregio alla normativa, non avendo gli attuali proprietari richiesto l’autorizzazione ministeriale all’esportazione dei beni culturali. Due delle quattro persone fermate a bordo dei furgoni sono state denunciate per il reato di tentata esportazione illecita di beni culturali alla Procura della Repubblica di Udine che coordina le attività di indagine.

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 20:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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